Capitolo 10
“What you don’t know sure can hurt you
What you can’t see makes you scream
What you don’t know sure can hurt you
What you don’t have is what you dream”
-TWISTED SISTER ( What You Don’t Know)
Claire
Avevo accettato? Cioè, non che avessi detto esplicitamente di si, ma dal sorriso che Logan aveva stampato in faccia, mentre mi riportava a casa, non c’era alcun dubbio che lui avesse capito la mia risposta prima ancora che ne accettassi le conseguenze io. Non ci dovetti riflettere su troppo però, la scena che ci ritrovammo davanti quando raggiungemmo casa spazzò via ogni altro pensiero.
«Ma che cazzo..?».
Scesi dalla macchina, dimenticandomi della caviglia dolorante che mi portò ad imprecare, e gridai il nome di mio fratello.
Dylan, era riverso sopra il corpo immobile di un altro uomo con il pugno alzato pronto a colpire per quella che mi parve l’ennesima volta. Li attorno c’era Lydia che lo osservava con una mano sulla bocca, Jennifer che aveva gli occhi spalancati ed Edward che cercò di tirare via mio fratello.
«LASCIAMI!», gridò Dylan, «Questo figlio di puttana ha messo le mani addosso a mia sorella, è quello che si merita», solo a quella successiva frase abbassai lo sguardo e mi concentrai sull’uomo a terra.
Mi portai una mano alla bocca e sentii una stretta allo stomaco. Travor era li a terra, con la faccia piena di sangue, che si faceva prendere a pugni da mio fratello senza battere ciglio. Non sapevo bene cosa stessi provando, ma per l’ennesima volta non dovetti pensaci troppo…
«Cosa?!» esclamò Edward. Prese il colletto della camicia di Travor e lo aiutò ad alzarsi, a quel punto gli sferrò un pugno in piena faccia.
«EDWARD!» gridai ma tutti continuavano ad ignorarmi. Se non mi avesse fatto così male la caviglia sarei andata io li a prenderli a pugni.
Le ragazze mi vennero vicine. Lanciai un occhiata a Logan, che era rimasto in silenzio ad osservare la scena, e lo supplicai: «Ti prego, fa qualcosa».
Quando Logan li raggiunse emettei un sospiro di sollievo. Quando però anche lui, a sua volta, sollevò il braccio e colpì Travor in faccia non mi rimase che alzare gli occhi al cielo e gridare esasperata.
Per fortuna poco dopo uscì mio padre, guardò la scena, incenerì Travor con lo sguardo – sicuramente immaginando di colpirlo a sua volta – e poi lo tirò su da terra, dove era ricaduto per il pugno di Logan, gridando a tutti di farla finita prima che i vicini chiamassero la polizia.
«Travor» borbottò Lydia come se fosse una bestemmia.
«Travor?», la voce di Jennifer era uno squittio, «Quel Travor?».
Ignorai le chicchere delle mie amiche. Invece, incrociai lo sguardo di Travor. Il suo volto era una maschera di sangue ma le sue iridi verdi erano inconfondibili. Si passò una mano sulla bocca e sul naso, poi le sue labbra si piegarono in un piccolo sorriso. «Ciao, Claire».
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