Intervistando… Cristiano Pedrini!

 

Readers in questo nuovo appuntamento con la rubrica Intervistando abbiamo con noi l’autore Cristiano Pedrini!

 

 

Ciao Cristiano, Benvenuto nel nostro Blog! È un vero piacere averti qui con noi!

1. Parto con una domanda abbastanza scontata: come nasce la tua passione per la scrittura?
Grazie a voi per l’invito. La passione per la scrittura nasce già con le scuole elementari quando attendevo con ansia l’ora del tema e viceversa odiavo quella di matematica.
Ricordo che la mia maestra, si chiamava Wanda, soleva dire a mia mamma di lasciarmi scrivere come e quanto volevo.

 

2. Chi è Cristiano Pedrini nella vita reale?
Cristiano è un bibliotecario, dal 1998 in una biblioteca della provincia di Bergamo, giornalista pubblicista, ideatore di numerosi eventi culturali, tra cui la Fiera del libro dell’Isola Bergamasca di cui è stato direttore artistico per quattro anni. Amante del cioccolato, degli anime e gattofilo quasi convinto.

 

3. Come è nato il tuo primo romanzo?
Il mio primo romanzo, “La teoria del pettirosso”, nasce nell’estate del 2015. Con esso ho vinto un lungo blocco dello scrittore che mi assillava da quasi vent’anni. Si tratta di una storia semplice, delicata e a tratti autobiografica che si svolge proprio in una biblioteca. Per due settimane ho lavorato ogni giorno a quell’idea e al termine, come per magia,
contrariamente al passato, i luoghi, i protagonisti e le loro storie hanno trovato la loro conclusione.

 

 

4. Da cosa trai maggiormente ispirazione?
Credo da qualsiasi cosa, che sia un’immagine, una canzone o semplicemente un volto… e quando meno te lo aspetti scatta la scintilla dell’ispirazione che io amo definire, un lampo di onniscienza. Poi tocca a te coglierla e rendere reale l’idea che ti suggerisce.

 

5. Fra i tuoi romanzi è possibile scorgere vari temi e periodi storici. Quale periodo storico ha richiesto uno studio più approfondito?
Credo che sia stato il periodo vittoriano quello che mi ha permesso di svolgere maggiori ricerche. Periodo in cui si svolgono due dei miei romanzi storici: “Madras” e “Un posto sicuro”.

 

6. Nella maggior parte delle tue storie, se non in tutte, i protagonisti principali sono quasi sempre due uomini. Come mai questa decisione? Ti piacerebbe un giorno scrivere di protagonisti uomo-donna?
Io credo che non vi sia differenza tra raccontare la storia e il rapporto delle persone, che siano uomini o donne, le emozioni, gli amori, i desideri, le paure, non hanno identità. Ogni persona che decide di intraprendere l’avvenuta della scrittura non sceglie cosa scrivere. È la scrittura che ti suggerisce e di spinge in una determinata direzione, poi a te la scelta, accettarla o meno.

 

 

7. Quanto c’è di te ne tuoi romanzi?
Come ogni scrittore, in essi ci sono parti di me. Negli atteggiamenti, nelle idee dei personaggi, nei loro gusti e nell’idea che essi hanno del mondo e delle loro possibilità.

 

8. C’è qualche aneddoto divertente legato alla stesura di uno dei tuoi romanzi?
Sai, con oltre venti tra romanzi e novelle scritte è un pochino difficile scegliere. Potrei raccontarti un aneddoto legato ad un prossimo libro in uscita a fine agosto. E’ ambientato in un paese immaginario del Sud Tirolo. Beh, durante lo shooting dove abbiamo scattato le fotografie per la cover e i promo sui sociali ci siamo imbattuti in una vipera che ci ha sbarrato la strada. Fortunatamente me ne sono accorto ed ho evitato che potesse mordere il modello e il fotografo. E quella scena poi l’ho descritta in quel romanzo.

 

9. Cosa bolle in pentola al momento?
A fine maggio uscirà il mio nuovo romanzo storico “Blu di Chartres”, ambientato a Bratislava nel 1944. Dopo Hibiki e la sua serie, torno a pubblicare con FBbook. A fine estate arriverà “Il sentiero degli Edelweiss” ora in fase di editing.

 

10. Cosa vorresti trasmettere ai lettori attraverso le tue parole?
Semplicemente che amori ed affetti non hanno età, colore e nessun’altra distinzione. Il mondo è un luogo in continua evoluzione e tocca a noi riuscire a guidare questa crescita, giorno per giorno, con quello che siamo in grado di offrire e la lettura è uno di questi strumenti.

 

 

Cristiano ti ringraziamo per essere stata qui con noi e ti facciamo un grande in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!

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