Sette Blog per Un Autore: Marica Modaffari

 

Readers l’ospite di questa settimana, per l’iniziativa Sette blog per Un autore, ideata dal blog Gli occhi del lupo, è Marica Modaffari!

 

 

Titolo: Effetto Domino

Autore: Marica Modaffari

Data di pubblicazione: 15 maggio 2022

Editore: RosaBianca Edizioni

Genere: Contemporary Romance

Pagine: 566

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Trama

Quattro persone nel bel mezzo di una sregolata commedia romantica: Mira, Sandor, Maya e Roberto. Una giornalista a fasi alterne reduce da una relazione tossica, una libraia in fuga dall’altare, un romantico fotografo in collisione col padre miliardario e un avvocato che ogni notte cambia letto con disinvoltura e senza rimpianto alcuno. I quattro si incontrano per vie del tutto casuali in un piccolo bar di paese, il Domino Lounge Bar. Effetto Domino racconta di immani complicazioni, amori più e meno ricambiati, colpi di scena (e colpi di cuore!), tenerezze e amarezze, ironica insolenza, saggezza spicciola e spirito quanto basta, brioso e buono come un caffè da leggere.

 


 

Intervista Autore

 

1)Chi è Marica Modaffari? Raccontaci qualcosa su di te.
Sono innanzi tutto una lettrice dei generi più svariati. Sono una editor, correttrice di bozze e ghostwriter. Oltre a scrivere faccio la maestra nelle scuole dell’infanzia e mi occupo di cultura e recensioni. Amo la musica di svariati paesi del mondo, i classici, le poesie di Quasimodo e Neruda e i carillon.

 

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
Avevo sei anni. Era domenica e mi trovavo al mercatino dell’antiquariato con i miei genitori. Su mia richiesta mi è stata regalata una voluminosa Divina Commedia in edizione integrale e da allora ho desiderato compiere altri viaggi come quello, aiutata da uno zio speciale che nutriva la mia immaginazione con regali di carta e inchiostro come “Pippi Calzelunghe” o “Vulca l’Etrusco” e da lì non mi sono più fermata, cercando e leggendo nuovi generi e autori.
Per la scrittura è iniziata diversamente: dopo un tema di classe la maestra mandò a chiamare la mamma. “Signora”, le disse, “è la bambina a scrivere, o è lei ad aiutarla e suggerirle le parole?”. Mia madre spiegò che era tutta farina
del mio sacco e i vari compiti svolti in presenza lo confermarono. Da lì ho scritto sempre per me stessa, diari, poesie, spezzoni di storie, fino a quando, a sedici anni non tirai fuori il mio primo fantasy, Lumina Noctis, il quale, pur risentendo della mia tenera età e delle prime incerte esperienze editoriali, presto vedrà la luce in una nuova veste totalmente nuova e rielaborata.

 

3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Nei giorni baciati dalla fortuna anche quattro ore.

 

4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
Musica!

 

 

5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Alcune volte sì. Ascolto molti brani di artisti più e meno conosciuti. Tra i miei preferiti Ed Sheeran, Coldplay, Avicii, James Blunt e i The Rasmus, ma non disdegno artisti dell’Est Europa o Asiatici, né tantomeno la musica classica o
il buon vecchio Jazz.

 

 

6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Domanda insidiosa alla quale non ho una risposta precisa. Amo Alessandro Baricco e il suo Oceano Mare, amo Beth Fantaskey e i suoi “Promessi vampiri”, Young Adult che ha segnato la mia adolescenza, ma anche “Notre Dame de Paris” di Hugo e Monte Cinque di Paulo Coelho. Insomma, sono troppi!

 

 

7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Direi di no. So che ogni libro ha dei limiti, che ogni personaggio li ha, ma se cambiassi (dopo i vari processi dell’editing e delle correzioni effettuate prima che il libro vedesse la luce) una gag, una frase, una scena, Effetto Domino non sarebbe più ciò che ho creato con tanto amore. Ogni scelta (tecnica, stilistica, espressiva, grammaticale) è stata ponderata, ogni esagerazione voluta e ogni concetto messo in evidenza appositamente per portare il lettore a vedere i personaggi per come li ho creati: persone con difetti e limiti, perfettamente umane, spesso difficili, come ognuno di noi. Niente supereroi o personaggi “perfetti”. Ho cercato di renderli più umani che potevo.

 

 

8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Come sempre faccio, anche questa volta ho preso spunto dal mio quotidiano e, in varia misura anche dalle persone che lo abitano. Ho preso tanto e poco da ognuno: la ciocca verde della mia amica, la testardaggine di un’altra persona, un pezzo di vissuto mio personale e, facendo un collage ho costruito i miei personaggi, ovviamente immaginando il resto.

 

 

9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Come ho detto e come dirò sempre: non credete ai demolitori di sogni.
Scrivete, buttate giù quello che vi si agita in testa. Poi si vedrà. È vero che non ci si arricchisce, è vero che spesso si deve scendere a compromessi (ma mi raccomando, no EAP!), è vero che non tutti capiranno ciò che scrivete, ma non lasciatevi fermare da chi non sa incoraggiarvi o accettare il vostro desiderio di creare storie. Scrivete, perché scrivere è sempre una buona idea, purché offriate agli editori e/o ai lettori un prodotto curato e fruibile. Io poi, da editor, sarò sempre felice di leggervi!

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