Sette Blog per Un Autore: Salvatore Claudio D’Ambrosio

Readers l’ospite di questa settimana per l’iniziativa Sette blog per Un autore ideata dal blog Gli occhi del lupo, è Salvatore Claudio D’Ambrosio!

 

 

Titolo: Ho ancora gli occhi da cerbiatto

Autore: Salvatore Claudio D’Ambrosio

Data di pubblicazione: 25 luglio 2022

Editore: CSA Editrice

Genere: Narrativa

Pagine: 80 circa

Formato: eBook 9€ – Cartaceo 9,50€

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Trama

Non è una storia facile da leggere, piacevole, edulcorata, ma è una storia vera. La mia storia. E se ho deciso di raccontarla è per due motivi: perché le storie vanno raccontate, e perché questa possa dare un barlume di speranza a qualcuno che magari pensa di aver toccato il fondo. È la storia di un sopravvissuto, che però non hai mai smesso di sperare che le cose potessero migliorare.

 

 

Intervista Autore

 

1) Chi è Salvatore Claudio D’Ambrosio? Raccontaci qualcosa su di te.
Sono un uomo di 36 anni, sposato con tre figli, che ha scritto un libro durante l’attesa della diagnosi di sclerosi multipla.
Da quello che doveva essere un diario di bordo è venuto fuori un piccolo libro che doveva servire a me a prendere coraggio.

 

 

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
Leggo da quando avevo 15 anni, iniziai con “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino“. Da allora non ho mai smesso. Sono stati utili i miei insegnamenti del liceo, che mi hanno trasmesso l’amore per i libri, soprattutto la mia professoressa di inglese. Per quanto riguarda la scrittura, ho sempre scritto. Avevo un blog su MSN sul quale scrivevo piccole cose, che condividevo con gli amici. Ho sempre amato scrivere.

 

 

3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Non ho una routine. Scrivo però appena ne ho l’occasione, fosse anche una piccola frase che poi magari uso in un secondo momento per un post sui social, per un messaggio.

 

 

4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto?
Preferisco ascoltare la musica: Led Zeppelin, Velvet Underground e Franco Battiato.

 

 

5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Il primo no, anche se ho provato a mettere su una playlist ideale. Il secondo si, ha come inizio di ogni capitolo una canzone che rispecchia un po’ il capitolo e il tema trattato.

 

 

6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Il mio autore preferito è Chuck Palahniuk. Lui è il maestro, per me, l’irraggiungibile. Libro preferito, “Un’altra notte di cazzate in questo schifo di città” di Nick Flynn. Storia di un rapporto padre – figlio complesso. Forse da quel libro è nato il mio primo libro.

 

 

7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Forse metterei più capitoli, un po’ più lunghi. Ho scritto forse quasi di getto, tralasciando tante cose belle che pure ci sono nella mia vita.

 

 

8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Purtroppo no, nel senso che il personaggio è esattamente uguale a me, senza nascondere nulla. L’ansia è proprio mia mia.

 

 

9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Consiglierei di inseguire il proprio sogno senza pensare agli altri. E di godersi ogni momento. Da ansioso ho vissuto male tanti momenti del libro.

 

 

10) È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Perché è un libro estremamente autentico, nel quale ognuno di noi può ritrovarsi. Poi ha anche una cover bellissima, che non guasta mai.

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