Sette Blog per Un Autore: Serena Barsottelli

 

Readers l’ospite di questa settimana per l’iniziativa Sette Blog per Un Autore ideata dal blog Gli occhi del lupo, è Serena Barsottelli!

 

 

Titolo: Dente di leone

Autore: Serena Barsottelli

Data di pubblicazione: 16 febbraio 2024

Editore: Delrai

Genere: Libro per Bambini 3+

Pagine: 50 circa

Formato: eBook 4,99€ – Cartaceo 11€

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Trama

Cosa succede quando il dente di leone si trasforma in un soffione? Lo dice il nome! Un soffio e di lui non rimarrebbe più niente. Ma è davvero così? Oppure lascerà altri fiori identici a lui?I veri tesori, scoprirà Chiara, restano per sempre.

 

 

Intervista Autrice

 

1) Chi è Serena Barsottelli? Raccontaci qualcosa su di te.
Toscana, classe 1985. Nella vita di tutti i giorni, sono mamma di Chiara (cinque anni) e Andrea (quasi otto mesi). Sono impiegata precaria ma sogno di lavorare con le parole.
La mia laurea in filosofia mi ha portato più domande che risposte e spero che questa curiosità non mi abbandoni mai. Amo le storie: scriverle, leggerle, ascoltarle, raccontarle. Per me sono tutte vere.

 

 

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
Ricordo di aver letto sin da piccola, probabilmente grazie a mia mamma che si sedeva a leggere con me. Ho cercato di trasmettere la stessa passione anche ai miei figli (e Chiara è una grandissima lettrice e inventrice di storie!)
La scrittura c’è sempre stata. In particolare modo, quando ho iniziato a combattere un disturbo alimentare, la scrittura è andata a colmare il vuoto e a combattere la paura di perdersi. Per me è stata un faro. Non ne potrei più fare a meno.

 

 

3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Prima della nascita di Andrea, riuscivo a scrivere praticamente ogni giorno, magari non con orari prestabiliti. Mi davo un obiettivo giornaliero e diversi obiettivi settimanali e dovevo portarli a termine in tempo. Con la nascita del piccolo, gli equilibri si sono un po’ alterati e non riesco a scrivere quotidianamente. Al momento mi concentro soprattutto sul fare la mamma e sulla lettura, godendomi questo momento speciale e particolare. La penna tornerà a scivolare sul foglio, prima o poi, con più costanza: c’è un tempo per tutto.

 

 

4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto?
Dipende da che cosa sto scrivendo. Può capitare che sia necessario il silenzio, come il brusio in sottofondo o una canzone che si ripete. A volte ascoltando un brano ho come un’epifania, cioè una vera e propria apparizione di un personaggio intento a fare qualcosa oppure che mi chiede di essere narrato. Io lo seguo, guardo dove mi condurrà.

 

 

5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
È capitato con qualche racconto. In generale, tendo a tenere per me la musica che mi ha ispirato quella storia. Penso che sia giusto che ogni lettore trovi la propria situazione di lettura ideale, sottofondo compreso.

 

 

 

6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Domanda complicata. Rispondo sia come autrice e lettrice di libri per bambini e di libri per adulti.
La mia parte bambina ama l’albo illustrato “Il mondo ti aspetta”. Quella adulta, invece, più cupa e disincantata, adora l’autrice McDaniel e in particolare il suo “Sul lato selvaggio”. Mi piacciono molto anche i generi bizzarri e disturbanti. Lindqvist è un autore che mi ha toccata profondamente.

 

 

7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Ogni tanto me lo chiedo, perché alla fine le storie che narriamo non sono mai complete neppure dopo la pubblicazione. Forse avrei mostrato anche la figura del padre della protagonista, visto che viene nominato e che per la bambina è un punto di riferimento importante, tanto da pensare di cogliere per lui il dente di leone. Senza spoiler, posso dire che in futuro non mancherà occasione di conoscerlo.

 

 

8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Questa storia è stata scritta per mia figlia e senza dubbio nella protagonista c’è tanto di lei. Si chiamano anche con lo stesso nome: Chiara. A essere sincera, penso ci sia anche un po’ di me, della me bambina.

 

 

9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Di lavorare con costanza e umiltà al suo sogno. Di non arrendersi mai. Se dovessero arrivare dei no, usare il rifiuto come strumento per migliorare il proprio scritto. E, ultimo ma non meno importante, non avere paura di sporcarsi mentre si scrive la storia.

 

 

10) È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo? (Albo illustrato)
Perché è una storia che parla ai piccoli e alla parte fanciullina dei grandi. Perché leggere insieme ai propri bambini un libro è un modo per rafforzare il rapporto con loro e la fantasia. Perché è una storia dolce, con illustrazioni delicate, e affronta temi importanti che forse non riusciamo a spiegare con discorsi razionali.
Perché parla di emozioni suscitando emozioni.

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