#BrokenHeart #VLove #Wattpad

Capitolo 34

“Lo tengo per vero,

qualsiasi cosa accada:

Lo sento quando più io soffro:

È meglio aver amato, e perso,

Che non aver mai amato.” 

– Lord Alfred Tennyson

<<Mi manda via Rich. Domani mi manderà dai miei nonni a New York>>.

Eri in lacrime quando aprii la porta. 

<<Guarda cosa ti ha fatto>> la voce ti si strozzò per un singhiozzo quando quella mattina venisti a parlarmi. 

Feci per accarezzarmi le ferite sul volto ma mi scostai. Eri venuta per dirmi che tuo padre ti avrebbe mandata via, quello che non sapevi era che lui era già venuto a dirmelo.

“La manderò a New York dai miei genitori”, mi aveva informato tuo padre. “Li potrà andare all’università ed avere tutto ciò che vorrà”, aveva detto con tono sicuro. “Tu non la cercherai, non la chiamerai e non l’andrai a trovare. Se provi solo a respirare nella sua stessa direzione te ne pentirai ragazzino. Non solo rovinerò te e la tua famiglia, ma Rose non riceverà nemmeno un soldo per frequentare l’università”, mi aveva minacciato.

Vedi, io e mia madre non avevamo molto oltre la casa che possedevamo. Tuo padre non avrebbe potuto toglierci ciò che non avevamo. Ma a te, a te avrebbe tolto ciò che più desideravi, ed io non lo avrei mai permesso. 

“Non la vedrò più signore”, mormorai.

Col senno di poi mi domando cosa sarebbe successo se avessi risposto diversamente. Se mi fossi rifiutato di starti lontano. Il fatto è che ormai non si può cambiare il passato.

<<Hai capito cosa ho detto?!>>.

Tornai al presente richiamato dalla tua voce.

<<Dobbiamo andare, insieme, stanotte>>.

<<No, Rose>> dissi cercando di guardati negli occhi.

Mi veniva difficile guardare le tue iridi argentee e non perdermici. Sai, qualche notte mi capita di sognarli, sogno i tuoi occhi che mi sorridono, le tue labbra a forma di cuore e i fili d’oro che avevi al posto dei capelli, e mi domando come tu sia adesso. Mi domando se vai ancora matta per il gelato alla fragola, se odi ancora qualsiasi insetto che voli, se ami ancora dipingere, se la tua pelle ha ancora quel profumo di rose. 

<<Richard…>>.

<<Non possiamo. Non scapperò con te, non lascerò mia madre…>>, in realtà per mia madre non sarebbe stato un grosso problema, lei mi amava e se avessi pensato che andarmene via con te fosse 

stata la scelta giusta, lei ci avrebbe appoggiato se quello era ciò che mi rendeva felice. 

<<Ma… ma io ti amo>>.

Sentii un forte dolore al cuore. Come se qualcuno me lo stesse strappando dal petto e lo stesse strizzando per poi gettarmelo ai piedi. 

<<L’amore non è tutto>>, mi costò più di quanto tu possa immaginare pronunciare quelle parole. <<Mi dispiace>>, e mi dispiaceva sul serio. Mi dispiaceva non essere abbastanza per te, di non poterti dare la vita che desideravi, di non essere abbastanza coraggioso da mettere a repentaglio tutto, il mio ed il tuo futuro, per il nostro amore. 

<<Richard…>>.

<<Addio Rose>>.

Mi sono pentita di averti chiuso la porta in faccia nello stesso istante in cui lo stavo facendo. 

Iniziasti a colpire la porta con pugni. Gridandomi di apriti. Dicendomi che mi amavi. Implorandomi di non dirti addio.

Mi accasciai contro la parete e mi lascia ricadere sul pavimento. Mi portai le gambe al petto e nascosi il volto tra le ginocchia mentre ascoltavo i tuoi singhiozzi strozzati. 

Ricordo che rimanesti li per più di un’ora. Avevi smesso di gridare e di colpire la porta. Ti eri seduta sulle scale della veranda nella speranza che io cedessi. 

Solo quando arrivò tua madre te ne andasti. 

Ti osservai dalla piccola vetrata vicino alla porta. Ti alzasti sconsolata e ti voltasti nella mia direzione per un lungo istante. Non so dove trovai la forza di non spalancare la porta e correrti dietro. 

Stavo rinunciando a noi, quando ti avevo promesso che non lo avrei fatto. Ti stavo lasciando andare, stavo lasciando andare il nostro amore perché pensavo che fosse la cosa giusta per te, quando invece ti avevo detto che avrei lottato.

Maturando mi domandai se forse non avrei dovuto farlo decidere a te, cosa fosse più giusto, ma ormai era troppo tardi. 

Quella stessa notte decisi che dovevo andarmene. Dovevo lasciare Brokenheart perché il fantasma del nostre amore mi avrebbe perseguitato facendo in frantumi il mio cuore già in pezzi. 

Il signor Jhon mi aveva informato di un lavoro vicino a Boston, ed è li che andai, a 216 miglia da te. Non era così lontano pensai, ma lo pensai perché mi sembrava troppo e troppo poco allo stesso tempo. Forse se ci fosse stato di mezzo un oceano a dividerci, la voglia di prendere il treno e venire da te sarebbe stata minore. O forse no. Chi voglio illudere. Ti ho amata dalla prima volta in cui ti vidi, ed ho continuato ad amarti fino ad oggi. 

Solo tre volte tornai a Brokenheart. 

L’estate dopo, nella speranza di rivederti, ma scoprii che eri rimasta a New York e che eri andata all’universalità per studiare arte.

Appena rientrato dalla guerra, era l’estate del quarantacinque, e passati cinque anni sperai di poterti rivedere, ma non fu così. Scoprii però che, in quei cinque anni ti eri fidanzata, sposata, e che avevi una bambina di un anno. Anche io nel mentre avevo conosciuto un’altra donna, Penelope, avevo intenzione di sposarla da li a poco. Non l’ho mai amata però come ho amato te, forse fu questa la ragione per la quale ci lasciò, me e la piccola Adeline. 

L’ultima volta che tornai a Brokenheart, fu per il funerale di mia madre e quel giorno ti vidi. Fu il giorno più brutto e più bello della mia vita. Eri cresciuta, eri una donna, ed eri bellissima. Ero appena rientrato dal funerale, insieme a mia moglie (che da li a poco mi avrebbe lasciato) e alla mia bambina, quando sentii il motore di un auto entrare nel vialetto. Quando mi affacciai alla finestra ti vidi. Scendevi da una Opel Olympia blu. Avevi un vestito giallo, che con la mente mi fece ritornare a dodici anni prima, alla prima volta in cui ti vidi. Subito dietro di te scese una bambina, con lunghi capelli scuri ed un abito rosso, che ti prese la mano e la strinse forte. Al tuo fianco poi apparve un uomo. Ti cinse la vita e ti baciò i capelli. Sul tuo volto apparve un sorriso dolce. Capii subito che lui doveva essere tuo marito, e capii anche che lui ti amava. Lo vedevo dal modo in cui ti guadava, era lo stesso in cui mi era stato concesso di guardarti anche se solo per un’estate. 

Non credo che tu a tua volta ti accorgesti di me. Quel giorno non rimanemmo troppo a Brokenheart, partimmo quasi subito per Boston e dopo quella volta non ti vidi più. 

Sai, la mia mente mi sta giocando brutti scherzi. Delle volte mi domando se tu, Rose, non sia frutto della mia immaginazione. Ma poi, i sentimenti che provo dentro per te… non ho mai avuto troppa fantasia e la mia testa non sarebbe capace di inventare ciò. E poi, più di tutti, il mio cuore non sarebbe in grado di riempirsi di così tante emozioni solo al ricordo di te. 

Sono vecchio ormai, sto dimenticando le cose, l’altro giorno sono uscito di casa in pigiama e mi sono presentato a lavoro… il problema in se non è tanto il pigiama, ma è che l’edificio in cui lavoravo non esiste più, è stato demolito qualche anno fa, così mi sono ritrovato in pantofole e pigiama in mezzo al centro commerciale.

Lo posso leggere nello sguardo dei miei cari che non potrò che peggiorare. La mia bambina è cresciuta e mi ha donato la cosa più bella del mondo mettendo al mondo mio nipote Logan. È la mia roccia e vederlo soffrire a causa mia mi spezza il cuore. 

Ho deciso di scrivere questo diario perché non ti ho mai dimenticata Rose, e non voglio farlo nemmeno adesso. Voglio chiudere gli occhi e rivedere il tuo sorriso dolce e le tue iridi argentee che erano in grado di far vibrare le corde del mio cuore. Voglio chiudere gli occhi ed addormentarmi con il tuo nome sulle labbra. Voglio dirti quanto ti ho amata, e quanto ho continuato a farlo, nonostante io abbia rinunciato a noi. Voglio dirti che l’amore non conosce tempo e che non ti scorderò mai. Lotterò contro la mia mente per non dimenticarmi di te. Perché se anche lei può scordarsi di te, il mio cuore non dimenticherà mai il tuo nome.

         ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

Per continuare il capitolo cliccate qui ⬇️

https://my.w.tt/1c8Y3TaRmS

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.