#BrokenHeart2 #VLove #Wattpad

Capitolo 24 


“Ognuno di noi è una luna:


ha un lato oscuro che 


non mostra mai a nessuno.” 


-Mark Twain






Claire


«Credo che voglia lasciarmi».


Mentre lei tirava su col naso io facevo avanti e indietro nel giardino – se fossi andata avanti così avrei creato una buca nel terreno… non mi sembrava poi così male come idea, avrei potuto seppellirci il cadavere di mio fratello.


«Lui ti ama, perché pensi che voglia lasciarti?».


Sentii una specie di piagnucolio dall’altra parte della linea. Sentivo lo stomaco stringersi in una morsa, erano poche le cose che potevano sconvolgere a quel modo Lydia, e sapere che una di quelle era mio fratello… avrei voluto picchiarlo ma allo stesso tempo era preoccupata anche per lui.


«È sempre più strano… inizialmente pensavo che fosse triste per Rose, ma poi ha iniziato ad allontanarsi sempre di più. L’altra sera sono tornata a casa un po’ prima da lavoro, quando sono entrata nella nostra stanza lui era al telefono ma appena si è accorto che ero li ha buttato giù», la sentii soffiarsi il naso, «Sono più che sicura che mi tradisca», piagnucolò, «è sempre nervoso e sulle spine».


In quel momento avevo solo un pensiero fisso nella testa: tagliare il cazzo a mio fratello.


Una delle principali ragioni che mi avevano fatto prendere male la notizia che Lydia e Dylan stavano insieme, era il fatto che se fosse successa una cosa del genere per me sarebbe stato complicato stare dalla parte di uno o dell’altra.


«Non puoi essere sicura di una cosa del genere L», se fosse stato un qualsiasi altro ragazzo, forse le avrei dato man forte, ma conoscevo Dylan – l’avevo cresciuto dannazione! – e sapevo quanto amasse la mia migliore amica, quindi non riuscivo a crederlo capace di un gesto simile.


«Non so più cosa pensare… sono mesi che va avanti così».


«Perché alla fine del mese non ci raggiungete? Io e Logan volevamo portare Richy in campeggio a Madison. Magari un cambiamento vi può fare bene», o magari con mio fratello nello stesso Stato sarei riuscita a capire cosa diavolo gli passasse in quella testa del cavolo…


«Non so, con il lavoro…».


«Chiamerò io Dylan e glielo chiedo, sareste comunque dovuti venire prima o poi».


«Grazie» mormorò con la voce incrinata dal pianto.


«Andrà tutto bene Lydia» dissi dolcemente.


«Io lo amo così tanto», potevo sentire il dolore nella sua voce e gli occhi mi si riempirono di lacrime.


«Lo so. Lo so» ripetei.
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