Estratto e Link Preorder “La mia rivincita sei tu” di Manuela Ricci

Readers finalmente in Preorder “La mia rivincita sei tu” di Manuela Ricci in uscita il 17 novembre e solo per voi un estratto dal romanzo 😘

Titolo: La mia rivincita sei tu

Autore: Manuela Ricci

Data pubblicazione: 17 Novembre 2018

Editore: Self Publishing 

Link Amazon: https://www.amazon.it/Mia-Rivincita-Sei-Tu-Romance-ebook/dp/B07J512XXH

 

Sinossi: 

Perché alle volte non basta una sola partita per vincere… 

Non è affatto facile per Carter Kinney essere il Long Snapper dei The Bruins, soprattutto se il tempo a sua disposizione sta per scadere. Suo padre gli ha dato una sola possibilità per entrare nella rosa della NFL. Un fallimento, significherebbe dover tornare nella Silicon Valley e occuparsi degli affari di famiglia. Ma il grande salto sembra lontano per Carte e la fine dei Draft è ormai vicina. Un bel guaio se si aggiungono due occhi azzurri, dei capelli neri corvini e un carattere frizzante a tormentare la sua mente. Lui non dovrebbe nemmeno lontanamente pensare a Roxenne, la sorella minore di Mitch, il suo compagno di squadra. Ma, non pensare a lei è inevitabile. È come se il destino avesse deciso per loro correndo tutte le yards di un’intera partita senza respiro. Il problema è che Carter ha già una ragazza, Stacia. Rinunciare a lei è impossibile, soprattutto se a tenerli legati non sono i sentimenti, ma un accordo scritto che non può essere ritrattato. Roxenne diventa quasi un bisogno impellente per Carter. Dimenticare ciò che esploso fra di loro dopo la festa dei The Patriots è impossibile. Lei non è disposta a spingersi oltre, fingendo che fra di loro non ci sia altro che una semplice amicizia e niente di più. Basta un attimo che sfugge rapido dalle loro mani per ribaltare le loro vite, le scelte e tutto ciò che è stata la loro esistenza fino a questo a punto. Si sà, alle volte il destino ha già vinto la sua partita e avere la rivincita diventa la sfida più grande. 

Estratto: 

«Quale sarebbe il tuo schema?» mi chiede Gus strappandomi di mano il bicchiere.

«Vedo che anche quest’anno abbiamo fatto un ottimo lavoro» si congratula perché l’ingresso degli alcolici all’interno del Campus è stato più facile di quando abbiamo vinto contro i The Cardinal, una delle partite che avevamo già in mano non appena siamo scesi in campo.

«Quello che faccio sempre, studio l’avversario, lo seguo e non appena ho lo spazio sufficiente faccio la mia mossa» gli rispondo. Gli occhi incollati a Roxenne che si protrae verso Tyler per dirgli qualcosa prima di mescolarsi alla folla.

«Come adesso» aggiungo pestando un buffetto contro la spalla del mio migliore amico. Mi faccio largo a spallate, i capelli di lei legati in una coda alta svolazzano sotto al mio sguardo attento. Non appena siamo nel corridoio si sofferma per lisciarsi il tessuto del vestito lungo le cosce e quel gesto così innocente e provocante al tempo stesso mi invia una scarica elettrica in mezzo alle gambe.

La seguo senza farmi notare, come un predatore che non aspetta altro di scagliarsi contro il suo pasto ed è esattamente quello che faccio non appena svoltiamo l’angolo e l’afferro per un gomito attirandola con me all’interno di un’aula deserta. Schiaccio il suo corpo contro la porta che si chiude in un tonfo alle sue spalle e premo la fronte contro la sua con possesso, con il bisogno distruttivo di sentire il calore del suo corpo che si sprigiona verso di me.

«Sai cosa mi stai facendo?» le domando con il respiro corto che si mescola al suo, con il profumo della sua pelle che tortura i miei sensi facendomi perdere il controllo mentre il pollice sfiora le sue labbra peccaminose.

«Carter…» biascica e posso sentirla tremare sotto al mio tocco ma non sa che lei in questo istante sta facendo crollare la mia intera esistenza con il suo sguardo che affonda nel mio.

«Mi stai uccidendo Rox. Lentamente» strascico le parole a fatica continuando a disegnare i contorni della sua bocca che sa di lampone, posso sentirne l’aroma dolce anche da questa distanza.

«Devo tornare da Tyler» cerca di dire, ma sappiamo entrambi che sta mentendo.  

«Non è vero» dico intrappolando il suo volto nel palmo della mia mano.

«Non vuoi tornare da lui, come non vuoi che io ti lasci in pace» aggiungo sfiorandole la punta del naso con il mio, consumo il suo respiro come lei sta consumando me da quando è entrata nella mia vita stravolgendo tutti i miei piani.

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