#FanFiction #CinquantaSfumaturediMrGrey #AnitaSessa

Readers eccovi un nuovo capitolo della Fan Fiction “Cinquanta Sfumature di Mr Grey” della bravissima Anita Sessa 😍 La state seguendo insieme a noi? Diteci cosa ne pensate 😘

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Dopo che Elena mi ha augurato buona fortuna, fortuna di cui ho seriamente bisogno a giudicare dall’espressione cinerea di Anastasia, ritorno a grandi passi dalla mia fidanzata. Ana è immobile, pallida, visibilmente infuriata. “Cristo”.

La fisso accigliato, cercando di indovinare il suo umore. ‘Non essere ottuso, Grey. Non c’è molto da indovinare’.

«Stai bene?» le chiedo, diffidente, temendo la sua risposta.

«Veramente no. Perché non mi hai presentata?» mi risponde in tono freddo, duro.

La fisso a bocca aperta, sconcertato. Non l’ho mai sentita così nei miei confronti. O forse…forse sì. Quando è andata via. Dentro di me inizio a recitare una silenziosa preghiera. “Ti prego, non di nuovo. Non di nuovo, non di nuovo, non di nuovo”.

«Ma io pensavo…» inizio a spiegarle, senza sapere bene cosa dire in realtà.

«Per essere un uomo intelligente, a volte…»

Si ferma, fissandomi truce.

«Vorrei andarmene, per favore.» aggiunge, stringendosi le braccia sotto al seno, sulla difensiva.

«Perché?» le chiedo senza tentare neppure di nascondere la disperazione.

«Lo sai perché.»ribatte, alzando gli occhi al cielo, come a sfidarmi.

Chiudo per un attimo gli occhi e, quando li riapro, la fisso intensamente.

«Mi dispiace, Ana. Non sapevo che lei fosse qui. Non c’è mai. Sta aprendo un nuovo salone al Bravern Center, ed è lì che va di solito. Ma oggi qui c’è qualcuno malato.» le spiego, diretto, cercando di liquidare la situazione.

Anastasia si volta, furibonda, dirigendosi verso la porta. Stringo forte le labbra. Mi giro verso Greta, che ci fissa a bocca spalancata.

<<Non avremo bisogno di Franco, Greta» le dico, mentre seguo di corsa Anastasia fuori dal centro di bellezza.

Camminiamo l’uno di fianco all’altra, non ci sfioriamo neppure. La rabbia di  entrambi è percepibile anche nell’aria. Ana si stringe le braccia più forte attorno al corpo, con la testa bassa e lo sguardo furente.

“Cristo, Ana! Dammi tregua!”.

Dopo quella che sembra un’eternità si gira a fissarmi.

«Portavi lì le tue Sottomesse?» mi chiede d’impulso.

Chiudo piano gli occhi, per poi riaprirli con un breve sospiro.

«Qualcuna sì» le rispondo piano.

Chissà per quale motivo mi sento in colpa.

«Leila?» chiede acida.

«Sì.» ammetto.

«Il posto sembra nuovo.» riflette, aggrottando le sopracciglia.

«È stato ristrutturato recentemente.»

“Non ti ho mentito, Ana. Mai. Non potrei mai farlo”.

«Ah, ecco. Quindi Mrs Robinson ha conosciuto tutte le tue Sottomesse.» dice con un moto di rabbia, tornando a fissarsi i piedi mentre cammina.

«Sì.» sibilo con un filo di voce.

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http://cinquantasfumaturedimrgrey.com/2014/02/22/cinquanta-sfumature-di-mr-grey-capitolo-32-prima-parte/

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