#FanFiction #CrossFire #AnitaSessa

Dormimmo separati, come avevo detto che avremmo fatto. E quella mattina mi alzai presto per prepararle il caffè.  Quando entrai nella sua camera, Eva si svegliò di colpo. Sorrisi, sedendomi sul bordo del materasso e accarezzandole il viso.

«Come hai dormito?»

«Mi sei mancato. È odore di caffè quello che sento? Per me?»

«Se fai la brava.» sorrisi.

Eva spalancò gli occhi.

«Ma a te piace quando faccio la cattiva.» mormorò con un sorrisetto.

Il mio sorriso in risposta fu più ampio.

«Mi piace che tu faccia la cattiva con me. Dimmi del concerto di venerdì» domandai.

«Si tratta di una band che si chiama Six-Ninths. È tutto quello che so. Vuoi venirci?»

Feci una smorfia.

«La questione non è se io voglio venirci o meno. Se tu ci vai, allora vengo anch’io» dissi semplicemente.

Eva inarcò un sopracciglio.

«Ti sembra giusto? E se non te l’avessi chiesto?» domandò.

Le presi la mano e giocherellai con il suo anello.

«Non ci saresti andata nemmeno tu.»

«Come, prego?» scattò immediatamente, scostandosi i capelli all’indietro e tirandosi su a sedere. «Dammi quella tazza. Voglio essere fatta di caffeina quando ti prenderò a calci nel sedere»

Sorrisi, porgendole la sua dose.

«Non guardarmi così» mi rimbrottò contro. «Non sono affatto contenta che tu mi dica che non posso andare da qualche parte.»

«Per essere precisi, stiamo parlando di un concerto rock e io non ho detto che non puoi andarci, ma solo che non puoi andarci senza di me. Mi dispiace che la cosa non ti piaccia, ma è così.» replicai senza scompormi.

«Chi ha detto che è rock? Magari è musica classica. O celtica. Oppure pop» disse con aria da saputella.

«I Six-Ninths hanno firmato con la Vidal Records.»

«Ah.»

«Ho visto alcuni video dei loro spettacoli» dissi secco. «Non ti darò in pasto a una folla come quella.»

Restò in silenzio, bevendo un lungo sorso di caffè.

«Okay, ma non puoi ordinarmelo.» rispose

«Non posso? Ssh.» dissi, poggiandole le dita sulla bocca prima che replicasse. «Non discutere. Non sono un tiranno. Di tanto in tanto mi preoccupo, e tu sarai tanto ragionevole da concedermelo»

Eva mi spostò la mano.

«Essere “ragionevole” significa ammettere che qualsiasi cosa tu decida è la migliore?»

«Ovviamente»

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Crossfire – Capitolo 49

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