Sette Blog per Un Autore: Rachel Sandman

 

Readers l’ospite di questa settimana, per l’iniziativa Sette blog per Un autore, ideata dal blog Gli occhi del lupo, è Rachel Sandman!

 

 

Titolo: Robin: Un pettirosso nella tempesta

Autore: Rachel Sandman

Data di pubblicazione: 13 maggio 2021

Editore: Delrai Edizioni

Genere: Contemporary romance

Pagine: 317

Link Amazon: https://www.amazon.it/Robin-pettirosso-tempesta-Rachel-Sandman-ebook/dp/B094BGKWDM/ref

Trama

Vago come un’anima in pena, carceriere e vittima della mia stessa mente. Corro da un lato all’altro del locale, guardo ovunque, ma non vedo nulla. La mia mente è già al collasso, completamente focalizzata verso ciò che la attende, da qui a un paio di giorni.
È delirante. Io sono il mio peggior nemico.
Non incrocio lo sguardo di Laure nemmeno una volta, nemmeno per sbaglio. Non posso permettere che lei mi legga dentro, ancora. Non posso lasciarla entrare in quella che è la mia essenza, fatta di piscio e fango, e che, come ogni volta che mi appresto a tornare a casa, risale a galla, come una papera di gomma abbandonata in uno stagno.

 

Jeremy Rivers è un enigma. Ragazzo schivo e solitario, vive la sua vita in modo ossessivamente razionale e senza mai abbandonarsi troppo alle emozioni e ai legami affettivi. Le ombre cupe che cerca di lasciarsi alle spalle convivono in lui e minacciano ogni volta di distruggere la stabilità ritrovata nel corso degli anni. È un’anima colorata e luminosa, quella di una ragazza con le labbra rosse come il peccato, che scuote il suo mondo in bianco e nero, creando, pennellata dopo pennellata, sfumature di colore in grado di convincerlo ad affrontare fantasmi mai sopiti. Due mondi opposti che si incontrano e si amano in modo viscerale, alla ricerca di un’armonia imperfetta, ma autentica, capace di sanare ferite dovute a imposizioni passate e mai del tutto dimenticate.
Questa è la storia di un pettirosso che vive la vita fino in fondo, attimo dopo attimo, senza mai scoraggiarsi, perché un bonsai può sopravvivere anche in un luogo inospitale, se lo si cura con devozione, e di una balena, un mostro gigante immerso in un oceano di caos, maestosa e terribile, che ricerca la propria dimensione, affamata di verità e sentimenti reali.

 


 

Intervista Autore

 

1) Chi è Rachel Sandman? Raccontaci qualcosa su di te
Mi chiamo Rachel Sandman (ovviamente pseudonimo) e sono una blogger [Rachel Sandman Author WordPress], una libraia e anche un’autrice. Adoro scrivere, lo trovo quasi terapeutico, soprattutto se riesco ad immergermi nelle
storie fatte un po’ di me e di tanto studio. Adoro fotografare cose in giro, leggere ogni genere (sono totalmente onnivora in questo senso) letterario e guardare film e serie tv, magari dopo essermi vista, a rotazione, una serie di video creati su Youtube. Adoro il caffè, credo sia la mia bevanda preferita in assoluto.

 

 

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
Penso siano entrambe passioni che fanno parte di me da sempre. Ho capito che scrivere era qualcosa che amavo e che mi faceva stare bene quando, alle medie, ero la sola ad attendere con ansia i temi in classe, per scoprire quale
traccia avrei dovuto sviluppare. La lettura, penso sia arrivata addirittura prima: con mia mamma e mia nonna che leggevano le favole ad alta voce, con la mia maestra delle elementari che scorreva i capitoli di Harry Potter e la Pietra Filosofale in classe.

 

 

3)Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Onestamente? Da quando è uscito Robin non ho più scritto nulla. Nemmeno una riga. Lavoro, impegni vari, la vita… Ho un po’ abbandonato la creazione per abbracciare una scrittura fatta di articoli in cui parlo di libri e in cui sostengo autori. Spero di riappropriarmi della scrittura creativa al più presto e allora, in quel caso, di norma, un’oretta al giorno.

 

 

4)Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
Assolutamente con la musica. Ogni mio romanzo sino ad ora è stato scritto e poi correlato di una playlist che fa da sfondo ad ogni capitolo. Sono brani che non sono solo colonna sonora ma sono parte integrante della trama, fanno parte di essa, così come le parole. La musica per me è importantissima.

 

 

5)I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Credo di aver risposto a questa domanda già nella precedente ma… Torno qui a ripetere: assolutamente sì. I miei romanzi sono fatti per essere letti ma anche vissuti e ascoltati.

 

 

6)Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Solo uno? Aiuto, impossibile. Allora, nel panorama della letteratura contemporanea, direi assolutamente Valentina D’Urbano con il suo Tre Gocce D’Acqua. Ma amo anche Elsa Morante con L’isola di Arturo, Jack Kerouac e la Beat Generation americana, Patti Smith e il suo Just Kids.

 

 

7)Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Direi di no. Robin è stato frutto di uno studio durato ben tre anni. Ho sfidato me stessa, proponendo una protagonista femminile totalmente diversa da me.
Ho toccato tematiche che non conosco personalmente e che ho studiato, approfondito, leggendo e guardando film (il rapporto fratello e sorella; la religione protestante; i Chakra e la cura dei bonsai; la vita e le caratteristiche delle balene. Secondo me, il prodotto finale è una storia che va oltre: non è solo romance, è narrativa. Ed è questo che mi piace di più. Quindi no, non cambierei proprio nulla.

 

 

8)Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Allora, in Echo nei due protagonisti avevo spartito un po’ delle mie passioni.
Qui, in Robin, invece, ho creato due personaggi plasmandoli come se fossero reali ma senza ispirarmi a nessuno. Jeremy e Laure sono Jeremy e Laure.
Punto. Certo, in lui, ogni tanto, salta fuori un sorriso diabolico, una sorta di ghigno che io ho preso da Heath Ledger, autore che adoro. Ma Jeremy non è Heath, né nel temperamento né nell’aspetto. Ci sono piccoli dettagli che forse rimandano a qualcuno ma loro sono loro.

 

 

9)Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Siate onesti con voi stessi e non piegatevi al mondo editoriale, quello fatto male, quello che include pagamenti o minimo di copie di acquisto, solo per smania di pubblicare. Se credete nella vostra storia, aspettate e abbracciate la scelta che più soddisfa i vostri sogni. Non buttatevi a pesce sul primo che capita. E, allo stesso modo, NON scrivete un romanzo solo per moda: la scrittura è una cosa seria.

 

 

10)È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Acquistate il mio Robin se siete lettori audaci, se vi va di emozionarvi tra le pagine di un romanzo che non può essere etichettato solamente sotto il genere romance ma che, al contrario, spazia, muta pelle e si evolve, nei vari capitoli, affrontando tematiche diverse ma tutte autentiche. Leggete Robin se volete scoprire una storia dolce ma non smielata, fatta di personaggi tangibili, di emozioni, di sentimenti, di vita.

 

 

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