Readers il nostro blog ha organizzato il Blog tour del primo romanzo della serie “The Berker Triplets di Juliana Stone. Scorrete l’articolo per scoprire Il gioco dell’hockey, nonché terza tappa di questo Blog Tour.
Titolo: Offside
Autore: Juliana Stone
Data di pubblicazione: 11 novembre 2019
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Contemporary/Sport Romance
Serie: The Barker Triplets #1
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Sinossi
Quando il fenomeno dell’hockey Billie-Jo Barker torna a casa e decide di giocare nel piccolo torneo locale del venerdì sera, nella cittadina di New Waterford si scatena l’inferno. Non perché venga messo in dubbio il talento di Billie, ma perché è una donna. E, nonostante i tempi moderni, qualcuno dei ragazzi del luogo ha ancora problemi a lasciare che una ragazza entri in uno spazio riservato agli uomini.
Sin da subito, Billie si trova al centro di una piccola battaglia dei sessi, dove ognuno sceglie la parte dove stare. Le sue sorelle. I suoi concittadini. I suoi amici. Eppure, l’unica persona di cui le importerebbe l’opinione non sembra granché interessata. Logan Forest, l’uomo che le ha spezzato il cuore quando aveva diciotto anni, lo stesso uomo con cui ora condivide la panchina della squadra di hockey ogni venerdì sera.
Billie-Jo Barker ha molto da dimostrare e, sebbene non abbia problemi a segnare sul ghiaccio, si domanda se riuscirà a fare gol anche nel cuore dell’uomo dei suoi sogni.
3a Tappa: Gioco dell’Hockey
Readers uno dei temi principali di questo romanzo è il Gioco dell’Hockey sul ghiaccio, nonché una delle più grandi passioni di Billie-Jo. Per la nostra protagonista questa disciplina rappresenta tutta la sua vita, è come se fosse nata direttamente dal ghiaccio della pista, su quel terreno si sente imbattibile.
«Be’, credici. Sei entrata da Talbot Sport alle nove, stamattina, ed entro mezzogiorno mezza New Waterford era in subbuglio.» Sua sorella si sporse in avanti. «Non hai più quindici anni, Billie. Le donne non giocano nei campionati amatoriali maschili di hockey. È…, Dio, è solo sbagliato, e stupido.»
Logan, uno dei suoi difensori, aveva visto qualcuno di quei falli ed era sicura che, dove aveva potuto, aveva ripagato il colpo. Per quel che valeva, gli era grata del gesto. Non che non lo avrebbe fatto per qualsiasi altro dei suoi giocatori; dopotutto, c’era una specie di codice, ma era comunque bello avere almeno uno dei suoi compagni di squadra a proteggerla.
Logan pensava che fosse un errore per lei giocare? Le avrebbe chiesto di andarsene?Non posso. Doveva farglielo capire. L’hockey era la sua vita. Per quanto patetico potesse sembrare, era tutto ciò che aveva e non poteva darsi per vinta. Non lo avrebbe fatto.