#Centouno #NicoleTrotta #Wattpad

Capitolo 17

Ciò che si parò davanti ai nostri occhi era degno erede di arcane mostruosità infernali. Ogni atomo dei nostri corpi sembrava inabissarsi in antri sconosciuti del sottosuolo, attirato da chissà quali forze maligne che quello scenario stava riportando alla luce. 

Mi voltai verso Philos per cercare i suoi occhi, divenuti ormai una certezza nella mia esistenza ad Ekaton. Li vidi sbarrati, con le iridi grigie che riflettevano le immagini verso cui erano puntate. Le sue pupille, così come le mie, erano dilatate per la curiosità e la paura.

Quello che qualche giorno prima era il ridente centro della città, colmo di mercanti e sentieri pietrosi geometricamente disposti, in quel momento aveva perso qualsiasi tipo di luminosità.

Delle travi lignee lunghe e ben affilate, frutto di un attento lavoro umano, erano piantate fermamente al suolo. Ognuna di esse era circondata da una folta paglia dipinta d’arancio, consunta dalle intemperie e dallo scorrere del tempo. Pensai che fosse adatta per appiccare un grande incendio, come quelli che di tanto in tanto comparivano lungo le campagne della mia città.

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