#Centouno #NicoleTrotta #Wattpad

Capitolo 9

“Buon diciottesimo compleanno, tesoro!”

Sollevai una palpebra per abituarmi a quell’inondazione improvvisa di luce e, quando ne fui investita, cominciai a starnutire per quei raggi di sole che mi trafiggevano la pupilla. 

Disperata, sollevai anche l’altra.

A fissarmi c’erano due grandi iridi castane spalancate per la gioia incontenibile di quel momento. Delle labbra screpolate dalla brezza del mattino erano disposte a forma di sorriso, uno di quelli che raramente compare sul volto e quando accade non si riesce a non notarlo. 

Rimasi a fissare mia madre per alcuni secondi.

Era bellissima. 

Non aveva un naso affilato, dei denti ben curati o una corporatura snella.

Era bellissima perché era mia madre. 

Era bellissima perché sapeva di duro lavoro in campagna, di terra umida e di olive. 

Era bellissima, in realtà, perché l’amavo così tanto da non essere riuscita mai a dirglielo.

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