#FanFiction #ThisMan #AnitaSessa

Passa appena qualche minuto che Ava mi piomba in cucina mentre sto tentando di recuperare qualcosa in frigorifero.

«Non trovo la mia roba» mi dice da dietro lo sportello aperto del frigo.

Sbuco fuori e le lancio una lunga occhiata. Non è vestita, ma ancora avvolta in un asciugamano.

«Anche nuda mi sta bene» replico, afferrando quello che mi serve e chiudendo il frigo.

«Cathy non c’è e il frigo è vuoto. Ordino da mangiare. Cosa ti va?» le chiedo, poggiando il barattolo di burro d’arachidi sul ripiano di marmo.

«Te» mi dice con un sorrisetto malizioso.

Rispondo allo steso modo, allungando la mano e sfilandole l’asciugamano. Lo getto sul pavimento e mi prendo il mio tempo per ammirare il suo corpo nudo e mozzafiato.

«Il tuo dio deve nutrire la sua tentatrice» sussurro. «Il resto della tua roba è in quel grosso baule gigante di legno schifoso che hai piazzato in camera mia. Che vuoi da mangiare?» chiedo, sapendo benissimo quanto le dia fastidio quando critico il suo lavoro.

Fa una smorfia, ma ignora le mie parole stringendosi nelle spalle.

«Mi piace tutto» dice.

«Lo so, ma che vuoi mangiare?» insisto, divertito dal fatto che non prende mai posizione.

«No, non è vero che mi piace tutto» borbotta.

«Sarà meglio, cazzo. Ora, mi dici cosa vuoi mangiare?» insisto ancora.

«Scegli tu. E comunque, che ore sono?» chiede, spaesata.

Lancio un’occhiata al mio Rolex.

«Le sette, va’ ad asciugarti i capelli prima che lasci perdere la cena e ti prenda di nuovo»

La faccio girare su se stessa, scoccandole una sonora pacca sul culo sodo e spedendola di sopra. Ho bisogno di chiamare John, ma non posso finché non sono certo che lei sia fuori portata. La osservo salire le scale nuda, ammirando il suo corpo e la sua bellezza. E’ davvero fantastica. Ed è mia. Il cuore mi si stringe nel petto. Lei si volta a guardare nella mia direzione e quando si accorge che la sto seguendo con gli occhi, mi butta un bacio dalla cima delle scale. Le lancio un’occhiata di fuoco e lei scompare dalla mia vista, entrando nella nostra camera da letto. Aspetto cinque minuti e, quando sono certo che oramai è impegnata a prepararsi, ne approfitto per ordinare la cena al ristorante cinese e chiamare il mio collaboratore. Facciamo il punto della situazione e devo sentirlo rimbrottarmi contro per la mia poca presenza al Maniero e per le lamentele di Sarah che ha un mucchio di lavoro da fare con i preparativi per l’anniversario. Gli prometto, e prometto a me stesso, che presto sarà tutto finito. Ho intenzione di rivelare la verità ad Ava. Devo farlo. Per noi due, per avere una chance. So che più tempo faccio passare e più diventa complicato. Devo dirle tutto.

Il suono del citofono mi distrae. Vado a rispondere e do l’ok a Clive per far salire il ragazzo delle consegne. Preparo tutto per la cena e proprio mentre finisco di mettere il cibo nei piatti, Ava fa la sua comparsa con addosso una delle mie camicie.

«Stavo per venire a cercarti» le dico, osservandola da capo a piedi. «Bella camicia» commento.

«Kate non mi ha mandato niente di casual» dice a mo’ di spiegazione.

«Ah, no?»

Sollevo un sopracciglio. Kate non le ha mandato niente perché non si è neppure avvicinata al suo bagaglio.

«Dove vuoi mangiare?» le chiedo.

«Mi va bene tu…»

Si blocca all’improvviso, stringendosi nelle spalle.

«Non è vero che ti va bene sempre tutto, giusto?» le dico con un sorrisetto, infilandomi una bottiglia d’acqua sotto il braccio e prendendo i piatti dal ripiano. «Ci arrangeremo sul divano» le dico, incamminandomi verso l’immenso sofà. Premo un pulsante e l’armadio a muro si apre, rivelando la gigantesca tv.

«Vuoi guardare la tele o preferisci musica e conversazione?» le chiedo con un sorriso.

Ava, che ha già iniziato a mangiare, mastica in fretta e ingoia per rispondermi.

«Musica e conversazione, per piacere» mi dice.

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Il Lord del Maniero – Capitolo 34 (terza parte)

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