Intervistando… Marta Arvati

Readers in questa nuova puntata della rubrica Intervistando abbiamo qui con noi l’autrice Marta Arvati!

 

 

Ciao Marta, Benvenuta nel nostro Blog! È un vero piacere averti qui con noi!

1. Parto con una domanda abbastanza scontata: come nasce la tua passione per la
scrittura?

L’ho scoperta da ragazzina, alle scuole medie, forse anche un po’ prima. Come tante ragazze di quell’età, avevo il mio diario segreto, e poi mi divertivo a scrivere le storie sulle quali fantasticavo, all’inizio come rudimentali dialoghi. Anche comporre poesie mi è sempre piaciuto. Poi un po’ alla volta ho iniziato a dare una struttura alle mie storie, ed è nato il primo tentativo di romanzo. Con il tempo, mi sono appassionata alla parola e alla lingua italiana e ho intrapreso studi di linguistica, storia della lingua, filologia italiana.

 

2. Chi è Marta Arvati nella vita reale?

Ho 42 anni e lavoro come impiegata a tempo pieno in uno studio notarile. Amo gli animali, la natura e il cibo. Mi piace ascoltare musica, prevalentemente pop italiano e straniero. Oltre alla scrittura, un’altra mia passione è il disegno. Il mio interesse per gli anime e manga mi ha portata negli ultimi anni a studiare giapponese, nella speranza magari un giorno di potermi concedere un viaggio proprio in Giappone.

 

3. Come è nato il tuo primo romanzo?

Dipende da cosa si intende per primo. Il primo che ho scritto è una specie di young adult molto breve e scarno che ripercorre i primi amori di un gruppo di amici, romanzo mai pubblicato perché andrebbe riscritto da cima a fondo. Il primo che ho pubblicato, invece, che comunque è stato scritto dopo altri, è nato da una canzone di Nek, Miami, che mi ha ispirato il personaggio della protagonista e una determinata situazione.

 

 

4. Da cosa trai maggiormente ispirazione?

Da tutto. Dalla fantasia, da sogni, paure, speranze, da persone che conosco, da eventi che accadono, dalla musica, a volte anche da dei personaggi noti.

 

5. La musica ti ha mai ispirata?

Sì. Come dicevo, infatti, il primo romanzo che ho pubblicato, L’inverno nei suoi occhi, mi è stato ispirato da una canzone di Nek. E comunque la musica spesso mi aiuta a entrare nello stato d’animo giusto per scrivere determinate scene.

 

6. Quanto c’è di te ne tuoi romanzi?

Molto. Ci sono sogni, paure, emozioni che mi appartengono, dettagli che si rifanno alla mia vita e alle mie esperienze o a quelle di persone che ho conosciuto.

 

 

7. C’è qualche aneddoto divertente legato alla stesura di uno dei tuoi romanzi?

Beh, per esempio gli scleri tra me e mia cugina quando mi fa da beta reader. In particolare con due romanzi, E il Diavolo si innamorò e Noi 2 per caso, le nostre chat WhatsApp erano praticamente intasate di foto e commenti surreali.

 

8. Hai mai pensato di scrivere una storia a quattro mani? Se sì, con chi?

Il progetto è già in corso, anche se procede a rilento causa vari impegni. Sto scrivendo un romanzo m/m a quattro mani con un’amica e collega, Marcella Ricci.

 

9. Cosa bolle in pentola al momento?

Oltre al romanzo a quattro mani di cui sopra, sto scrivendo una storia on the road, se così si può dire, in prima persona a tre voci, e non due, perché i protagonisti sono appunto tre.

 

10. Cosa vorresti trasmettere ai lettori attraverso le tue parole?

Soprattutto emozioni, positive o negative che siano, e spero che possano immedesimarsi nei miei personaggi o quanto meno riescano a sentirli come vivi, reali, come se fossero persone in carne e ossa

 

 

Marta ti ringraziamo per essere stata qui con noi e ti facciamo un grande in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!

 


 

Intervista a cura di Carmelinda del blog Reading is true love.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.