Recensione “Il tempo della neve – Segni del destino” di Manuela Vinario

 

Readers la nostra Carmelinda ha letto e recensito il primo volume de Il tempo della neve di Manuela Vinario, uscito lo scorso novembre 2022. Scorrete l’articolo per scoprire cosa ne pensa di Il tempo della neve – Segni del destino!

 

 

Titolo: Il tempo della neve – Segni del destino

Autore: Manuela Vinario

Data di pubblicazione: 12 novembre 2022

Editore: Self publishing

Serie: Il tempo della neve #1

Genere: Dark fantasy

Pagine: 320 circa

Formato: ebook 2,99€ – KU – Cartaceo 14€

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Trama

Norvegia, secondo millennio dopo Cristo, in una realtà alternativa

Siamo in un’altra dimensione, in un mondo unico ma al contempo terrificante che associa alla modernità il retrogusto amaro dell’antichità. Profezie, incantesimi e giochi di potere si innestano su uno scenario barbaro e ostile, dove ogni anima umana è mossa dal filo invisibile del Destino, alle cui forbici nessuno può sfuggire. La magia è il fondamento su cui si regge il mondo conosciuto ed ingloba ogni essere umano che non abbia avuto l’ardire di rifiutarla, aspirando ad una natura indipendente e rivoluzionaria.

Alesys Von Hardin è una giovane fanciulla, principessa del Nord, cresciuta a Tromsø, una cittadina accogliente a nord della Muraglia, che divide i suoi territori da quelli dei suoi acerrimi rivali. Tutto in lei è diverso dagli altri Norvegesi, quelli che si considerano Puri. Lei, infatti, fa parte dei Tidløs, una popolazione indigena autoctona il cui territorio si estende in tre grandi fiordi, da sempre in conflitto con il resto dei sudditi di Norvegia. Da tempo immemore leggende e maldicenze di ogni tipo aleggiano su questa specie: maghi e stregoni violenti e barbari, che non si fanno scrupoli ad uccidere e a torturare violentemente chiunque capiti loro sotto tiro.

Ad Oslo invece, confinato fra le mura di un antichissimo castello, vive Gunnar, principino del Regno di Norvegia, Islanda e delle Nazioni dei Ghiacci. In questo primo volume della saga le loro storie si intrecceranno catastroficamente e il Regno subirà disastrose vicende. La potenza della natura, personificata in Alesys, si scontra con la sciocca evoluzione umana di cui Gunnar fa parte. Ostacoli e tradimenti coinvolgeranno la fanciulla, in un viaggio solitario alla riscoperta di se stessa, che, sospinta dal vento rivoluzionario che si agita in lei grazie ad una profezia ancestrale, incontrerà un crudele Destino da cui sarà schiavizzata e dalle cui catene cercherà di liberarsi.

 

 

 

 

Readers Bentrovati!

Oggi vi parlo del dark fantasy nato dalla mente di Manuela Vinario, ovvero Il tempo della neve – Segni del destino.

 

Ci troviamo in una realtà alternativa, dove la modernità è offuscata dal passato, dalla magia e profezie. Nello specifico siamo in una Norvegia divisa da una muraglia, da una parte troviamo i Tidløs e da una parte troviamo i Puri. La nostra protagonista è Alesys Von Hardin, una giovane principessa appartenente ai Tidløs, e lei non è come tutti coloro che la circondano, in lei vive qualcosa che tutti gli altri non potrebbero capire. D’altronde i Tidløs discendono da una popolazione indigena, e sulle loro teste svolazzano leggende di ogni tipo…

La vita di Alesys si scontrerà con quella di Gunnar, principe del Regno di Norvegia, Islanda e delle Nazioni dei Ghiacci, ed è a partire da questo preciso momento che la vita della principessa verrà sconvolta. E se la profezia dovesse prendere vita, cosa succederebbe?

 

 

 

Alesys scrutò poi la Ragnatela del Wyrd, che nel frattempo era ricomparsa più vivida, e si rese conto che non sarebbe mai potuta essere come gli altri. Alla fine, lei non era né una Pura né una Tidløs.

 

 

 

Readers mi fermo qui, ho cercato il più possibile di rimanere fedele alla trama.

Leggere Il tempo della neve – Segni del destino è stato come fare un viaggio in un tempo lontano dal nostro, tra l’avventura e la magia. I personaggi sono ben caratterizzati, ognuno di loro lo si identifica non solo dalla casata reale di appartenenza, ma anche dai piccoli dettagli come il modo di pensare o agire. La protagonista Alesys Von Hardin è sicuramente il personaggio che più mi ha colpito: condannata da tutti come un errore, ma lei è semplicemente la persona che il suo dono le richiede di essere. È una ragazza tosta che non ha paura di nulla, dall’odio facile, costretta a compiere un passo che mai avrebbe sognato in vita sua. Passo che la porterà a conoscere Gunnar…

Ho apprezzato molto l’inizio di ogni capitolo: ogni titolo ha una parte in Norvegese e l’introduzione accompagnata da data e luogo in cui si svolge quella specifica vicenda. Mi sono piaciuti molto anche le descrizioni presenti all’inizio e alla fine del libro, sono come un piccolo corridoio che introducono alla storia vera e propria.

Manuela durante la narrazione ha usato parole ricercate e ciò ha reso il tutto più magico, con un retrogusto di antichità. L’unica cosa che ha un tantino reso più pesante la lettura è la presenza di periodi abbastanza lunghi nelle frasi. Seppur le frasi sono divise da virgole o altra punteggiatura, talvolta mi è capitato di perdere il filo del discorso.

Nonostante ciò ho apprezzato molto questo libro, sin dalla prima pagina è riuscito a rapirmi e a farmi immergere tra le sue righe. Sono uscita fuori dalla mia comfort zone leggendo un genere che leggo sporadicamente, soprattutto quando ha le tinte un po’ dark, e mi è piaciuto! Le scene dark nella storia ci sono, non sono molte e non le ho trovate cruente, però capisco che potrebbero spaventare un lettore più sensibile.

 

Ora sono super curiosa di sapere cosa mi aspetta nel secondo libro della serie 🤭

 

🌟🌟🌟🌟,5

Al libro do QUATTRO STELLE E MEZZO e complimenti a Manuela!

 

 

 

Decise, nel giro di un secondo, di lasciarsi morire di stenti, nelle foreste in cui tanto avrebbe voluto vivere. Se ovunque fosse andata avrebbe seminato terrore e morte, qualunque scelta avesse compiuto si sarebbe rivelata un completo fallimento, tanto valeva finirla lì, in una terra ostile, con il conforto dei fili d’erba ghiacciati che la circondavano e che rispondevano ad ogni suo movimento.

 

 

 

Alla prossima lettura.

Un bacio, Carmelinda.

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