Review Party “La donna che non invecchiava più” di Grègoire Delacourt

Ciao Readers! La vostra Carmy ha avuto l’onore di leggere in anteprima il nuovo romanzo di Grégoire Delacourt edito da DeA Planeti Libri.

Titolo: La donna che non invecchiava più

Autore: Grégoire Delacurt

Data pubblicazione: 13 novembre 2018

Editore: DeA Planeti Libri

Genere: Narrativa contemporanea/straniera

Link Amazon: La donna che non invecchiava più https://www.amazon.it/dp/885116567X/ref=cm_sw_r_cp_api_S7P4BbEHXS65Y

 

Sinossi

Ci sono quelle che non invecchiano mai perché se ne sono andate troppo presto. Ci sono quelle che invecchiano senza patemi, perché sono troppo impegnate a godersi la vita. Ci sono quelle disposte a tutto pur di apparire più belle, più magre, più sexy, pur di negare l’ineluttabile e restare aggrappate a ciò che il tempo si ostina a volerci strappare. E poi c’è Betty. Betty che, misteriosamente, smette di invecchiare appena compiuti i trent’anni – la stessa età della madre al tempo della sua tragica e prematura scomparsa. Sul volto di Betty gli anni scorrono innocui e trasparenti come acqua. Sarà forse lo sguardo intenso e innamorato di suo marito a tenere lontane le rughe? A scongiurare gli effetti dei giorni che inesorabili scivolano tra le dita? Man mano che la sua anomalia si fa più evidente, la vita un tempo tranquilla di Betty comincia a vacillare. Perché un volto senza età è un volto senza storia, senza ricordi, senza passioni. Uno specchio vuoto in cui, presto o tardi, gli altri cessano di riconoscersi.

Recensione

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Non c’è sofferenza umana che non possa trasformarsi in una fonte d’amore.

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Mi sono ritrovata in questa avventura per puro caso, oppure sarà stata la stessa Betty (Martine Russeau all’anagrafe) a volere che leggessi la sua storia. Una normale infanzia la sua, l’adolescenza quasi. Durante il fiore dei suoi anni, un tragico incidente, le porta via la sua adorata mamma. Rimane sola con un padre fin troppo burbero e tormentato a causa della gamba mutilata nella guerra in Algeria. A diciott’anni incontra per puro caso Andrè, un giovane operaio il cui sogno è specializzarsi nella lavorazione del legno. La sua vita è piena di felicità, è finalmente appagata e sembra quasi che la sua anima sia ritornata ad essere giovane, come lo era prima della morte della mamma. È economicamente indipendente, una moglie, una mamma ma, c’è sempre un ma, qualcosa non cambia mai: è intrappolata nel corpo di una trent’enne. Che sia l’amore di suo marito? Gli anni passano, il suo corpo rimane sempre uguale, la sua anima invecchia ogni giorno di più. 

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Quella notte conversammo a lungo, eravamo felici.

Ma la felicità, lo sanno tutti, è un’ospite lunatica. A volte abbandona la tavola senza preavviso, senza una ragione.

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I suoi affetti più cari la allontanano, tranne la sua amata amica Odette, così si ritrova sola a dover affrontare i giorni seguenti. Le continua a non cambiare, nonostante l’età, ma dentro se stessa la solitudine, la malinconia di quegli affetti, la divorano tanto da farla stare male. Esisterà mai l’eterna giovinezza? È davvero un sogno rimanere sempre giovani?

      

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Si possono avere dieci padri, ma di madre c’è n’è una sola, e quando scompare si viene amputati di qualcosa per cui non esistono protesi.

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Una storia scritta in modo fluido dove traspare la forza, la determinazione e il caattere della protagonista. Mi sono quasi sentita lei, ho percepito le sue emozioni, ho vissuto il suo dolore, l’ebrezza del primo amore, la sua solitudine.

Un romanzo che ci fa capire quanto sia importante il tempo, che non basta avere un corpo giovane per essere relamente giovani, ma anche uno spirito giovane può contribuire a vivere con serenità ogni singolo attimo di vita.

Come dice il mio caro e amato Mengoni “E lascia che il tempo abbia la sua parte”, 

Readers 🌟🌟🌟🌟🌟 se potessi ne darei di più 😍

non mi resta che consigliarvi vivamente questo libro e augurarvi Buona Vita.

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Forse diventiamo coloro che ci mancano. Forse riempiamo il vuoto per angoscia del vuoto. Forse cristallizziamo ciò che sono stati per tenerli al nostro fianco per sempre.

Arrivederci, Paule.

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Readers alla prossima lettura

Un Bacio, Carmy

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