Sette Blog per Un Autore: Alessandro Del Gaudio

 

 

Readers l’ospite di questa settimana, per l’iniziativa Sette blog per Un autore, ideata dal blog Gli occhi del lupo, è Alessandro Del Gaudio!

 

 

 

Titolo: Lo specchio dell’anima

Autore: Alessandro Del Gaudio

Data di pubblicazione: 30 ottobre 2021

Editore: Sagà Edizioni

Genere: Fantasy

Pagine: 396

Formato: eBook – Cartaceo

Link Amazon: https://www.amazon.it/Specchio-dellAnima-Bifrost-Alessandro-Gaudio-ebook/dp/B09HQXCKN8/ref

Trama

Radian vive a Roccabruna, mentre la sua esistenza gli scivola tra le dita, tra notte insonni e uno strano dado, un dono del suo amico Ferge.
Durante una di quelle serate vuote, decide di entrare al Bianconiglio, un locale dove niente è ciò che sembra, nel quale incontra Feef, un personaggio alquanto singolare, molto interessato a quel dado di cui Radian è estremamente geloso.
Dopo quell’incontro, nulla sarà più lo stesso: Radian perderà un occhio e si ritroverà su Najar, una dimensione in cui vige ancora un sistema feudale.
Il Pescatore di Anime gli ha ghermito l’anima e a lui non resta che prepararsi, assieme ai suoi nuovi amici per la battaglia che libererà la dimensione da quel sovrano spietato: lo scontro finale.

«Tu potrai riavere la tua anima, ma per farlo dovrai trovare il Pescatore di Anime e affrontarlo con il tuo dado. Esso ti aiuterà, ti è già servito una volta a sconfiggere un suo maleficio.»

 


 

Intervista Autore

 

1) Chi è Alessandro Del Gaudio?
Alessandro Del Gaudio è uno scrittore di vecchio corso (quest’anno festeggio vent’anni di attività), con più di quindici libri pubblicati e molti altri nel cassetto già pronti per essere letti. Lavoro come bibliotecario e collaboro a
progetti di cittadinanza attiva nella periferia torinese. Amo ogni forma di espressione artistica, ma non avendo particolare propensione per il disegno o la musica trasferisco nella scrittura il mio bisogno di esprimermi e raccontare il mondo che mi circonda.

 

 

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
La passione per la lettura è un vizio che ho fin dai tempi dell’infanzia, e non mi ha mai abbandonato, parallelamente a quello della scrittura. La prima è nata in parte perché in casa i libri non mancavano mai, e in parte perché ogni
venerdì mattina, a scuola, veniva allestita una piccola biblioteca. Per quanto riguarda la scrittura, la passione è nata all’età di otto o dieci anni, quando leggevo storie a cui mi appassionavo e, incapace di separarmene, sceglievo di raccontare il seguito. Poi sono nati i miei racconti.

 

 

3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Dipende. Io fatico a scrivere a casa, per cui cerco di recarmi altrove, dove noto che rendo di più. In genere dedico un paio d’ore perché non riesco più a scrivere a penna e fatico a concentrarmi davanti allo schermo del computer.
Lavorando davanti a un video parecchie ore al giorno è comprensibile.

 

 

4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
Non ho un modus operandi fisso. Solitamente preferisco il silenzio, ma se scrivo a casa allora metto la musica e, in genere, quella che meno è accomunabile al genere che tratto. Scrivendo da anni solo fantasy e fantastico, uno si aspetterebbe che ascolti musica celtica, e non, come faccio io, De Gregori, Guccini o, che so io, Lene Marlin.

 

 

5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Certo. Ho anche individuato una soundtrack che cambia di poco tra un libro e l’altro. Un bel repertorio, devo dire.

 

 

6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
È il tipo di domanda che mi mette sempre in difficoltà, perché non c’è un autore che risponde appieno alle mie esigenze narrative. Sicuramente tra i miei preferiti ci sono Murakami, Brooks, Gaiman, Zafon, Mankel e la Nothomb. Ma l’elenco è davvero lungo. Per il libro, visto che anche qui ho diversi titoli nel cuore, tendo a nominare tra tutti quello a cui devo molto e, secondo me, tutti gli autori dovrebbero leggere più volte nella vita: La Storia Infinita.

 

 

7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché?
Sì, perché col passare degli anni cambia lo stile e la percezione del mondo attorno, da cui dipendono le storie che si scrivono. Mi capita di tornare sulle storie e risistemarle un attimo prima di mandarle in stampa, ma in Aurora d’Inverno, uno dei miei primi fantasy, di cui sono uscire diverse edizioni, nell’ultima versione ho cambiato completamente il finale.

 

 

8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Sarebbe un discorso davvero lungo. Posso dire che alcuni di essi sono ispirati a personaggi immaginari, altri a persone reali. Nikol, per esempio, ricorda una ragazza che aveva lo stesso nome (si chiamava Nicole) che lavorava in un bar nel centro di Torino dove quindici anni fa andavo spesso a fare colazione.

 

 

9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Di cominciare, possibilmente, con un editore e non in self. Premetto di non avere preconcetti su chi si autopubblica, sia perché anch’io ho pubblicato un paio di testi in proprio, sia perché conosco autori e autrici davvero bravi che
non si sono rivolti a un editore. Ma all’inizio, a mio parere, è fondamentale rivolgersi a chi può valutarci. In secondo luogo, prima di scrivere bisogna essere dei buoni lettori e leggere di tutto. Vedrete che questo vi aiuterà a sviluppare uno stile vostro e a non rischiare di scrivere come il vostro autore preferito.

 

 

10) È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Per la stessa ragione per cui dovrebbero acquistarne qualsiasi altro. Io nello scegliere cosa leggere non guardo se è firmato da un volto noto o se è pubblicato da un editore famoso. Guardo il prodotto, lo sfoglio, leggo qualche passaggio, mi faccio un’idea. Per cui prima di scegliere se acquistarlo o meno prendete il libro in mano, leggete la trama, sfogliatelo, leggete qualche passaggio, gustatelo. È una buona prassi che richiede un minuto del vostro tempo prezioso e in genere non vi fa sbagliare.

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