Sette Blog per Un Autore: Annalisa Baeli

 

Readers l’ospite di questa settimana per l’iniziativa Sette Blog per Un autore – Romance Edition ideata dal blog Gli occhi del lupo, è Annalisa Baeli!

 

 

Titolo: La strada di casa

Autore: Annalisa Baeli

Data di pubblicazione: 12 maggio 2023

Editore: PAV Edizioni

Genere: Contemporary Romance

Pagine 590 circa

Formato: eBook 4,49€ – Cartaceo 22€ – KU

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Trama

Tess Stevens ha tutto dalla vita: figlia di miliardari repubblicani, prossima al matrimonio con il suo fidanzato storico Josh, ricopre una posizione di prestigio nella fiorente azienda di famiglia. Eppure, una vecchia ferita del suo cuore, le impedisce di essere felice in questa gabbia dorata, e il suo mondo si sgretola in una sola notte.

Il suo nuovo cammino incrocia quello di Connor Lynch, “bifolco” campagnolo tuttofare della piccola cittadina di Forks. I battibecchi tra i due sono inevitabili, così come lo è la loro attrazione nonostante anche Connor sia prossimo alle nozze con Beth.

Il loro incontro segna un punto di svolta, nelle loro vite e nel loro modo di guardare il mondo. Una storia di riscatto verso i più semplici desideri, la voglia di essere se stessi senza alcuna sovrastruttura, l’accettazione dell’altro in nome della fiducia, il riconoscere gli sbagli umani dai veri tradimenti, questi sono gli elementi che segnano la strada di Tess; un mix di gusti e sapori, che seppur così diversi, come fragola e menta, il rosa e il verde, la dolcezza e la freschezza, fanno riscoprire qualcosa che in realtà, è sempre stato in loro, sul loro percorso, la differenza tra ciò che ha un costo e ciò che ha valore.

Strade che si incrociano, si sovrappongono e si separano, ma solo una è quella che ci riporta sempre a casa: quella del cuore.

 

 

1) Chi è Annalisa Baeli? Raccontaci qualcosa su di te.
Parlare di se stessi è sempre difficile, ma parto dall’ ABC.
Ho 39 anni, sono una mamma e moglie e anche se non riesco a definirmi una “scrittrice”, lo sono. (Preferisco comunque il termine “autora”). Chi sono davvero forse come un po’ tutti, non lo so davvero, so di certo chi ero e cosa voglio diventare, ed è in quella direzione che mi muovo, cercando di smussare il mio caratteraccio cinico senza sacrificare però la mia onestà intellettuale. Sono troppo sincera e senza filtri per essere definita “moderata”, ma se avessi cercato di adattarmi agli altri, con probabilità, non avrei mai ottenuto la mia realizzazione personale, come donna, professionista e mamma.

 

 

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
A casa mia i libri sono sempre stati fidati compagni, soprattutto di mio padre. Leggere all’inizio piccole fiabe, e poi via via, libri sempre più impegnati, è stato un processo naturale, tanto da non farmi avere molti dubbi sulla scelta degli studi universitari in Lettere Moderne. Per la scrittura invece il processo forse è stato più sorprendente. Al liceo mi divertiva molto scrivere delle filastrocche irriverenti o testi ironici che la mia compagna di banco, cantava alle feste accompagnata dalla sua chitarra. Con il tempo iniziai a scrivere piccoli racconti che divennero delle vere e proprie storie, anche se sono rimaste chiuse in un cassetto fino a pochi anni fa.

 

 

3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Tasto dolente ahimè! Purtroppo, non quanto vorrei. Gli impegni quotidiani con la famiglia occupano buona parte della mia giornata, ma cerco di ritagliarmi qualche ora la sera, subito dopo cena.

 

 

4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto.
Più del silenzio assoluto ho bisogno di solitudine. Riesco tranquillamente a scrivere con un sottofondo musicale o la Tv accesa, ma se vicino a me c’è qualcuno, anche se in religioso silenzio, allora mi blocco. Mi sento quasi in soggezione e imbarazzo.

 

 

5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Assolutamente sì, forse, anche più di una. Per Non avere paura, “More than a feeling” dei Boston, mi ricorda le lunghe chiacchierate a letto dei due protagonisti. Per La strada di casa, il testo perfetto è “Un briciolo di allegria” di Blanco e Mina.

 

 

6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Non potrei mai fare a meno di leggere un romanzo di Nicholas Sparks; è decisamente lui il mio autore (contemporaneo) preferito.
Tuttavia, il romanzo che mi è rimasto nel cuore e nel quale mi rifugio quando ho bisogno di sicurezze è Anna Karenina.

 

 

7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Forse rivedrei qualcosa a livello stilistico e lessicale, ma non toccherei nulla della trama, né tagliando o aggiungendo altre parti. Se non fossi stata sicura con probabilità, non avrei mai avuto il coraggio di proporre un mio testo alle Case editrici.

 

 

8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Dal punto di vista estetico non credo, e se l’ho fatto non è stato volontariamente. Diverso è invece per alcuni aspetti caratteriali.
Soprattutto i personaggi maschili hanno la mia stessa testardaggine e anche leggerezza. Ho anche preso molto da mia sorella per descrivere MaryClaire, sorella maggiore di Tess, e da mio fratello Federico per Martin, il fratellino di Connor.

 

 

9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Cercare di informarsi il più possibile sul mondo editoriale, sulle varie case editrici e essere pronti anche a metterci la faccia sempre, oltre la penna. Per il resto, consiglio sempre di provarci, è solo così che si scopre quanto e se si è “all’altezza” delle proprie aspettative.

 

 

10) È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Difficile rispondere anche qui. Ho sempre vissuto ogni lettura come un viaggio con destinazione sconosciuta; alcuni mi hanno
sorpresa, altri fatto male. Credo che La strada di casa abbia un bel mix di emozioni e ironia, vita vera con gli occhi sognanti. Vorrei che venisse letto solo per vedere e capire se, quanto scritto da me, abbia suscitato determinate emozioni anche nel lettore che diventa parte di quel viaggio.

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