Sette Blog per Un Autore: Flaminia Nucci

Readers l’ospite di questa settimana per l’iniziativa Sette blog per Un autore ideata dal blog Gli occhi del lupo, è Flaminia Nucci!

 

Titolo: Il sipario dei sogni

Autore: Flaminia Nucci

Data di pubblicazione: 30 aprile 2021

Editore: Robin

Genere: Narrativa

Pagine: 280 circa

Formato: Cartaceo 14€

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Trama

“Se lei sapesse che il nostro mondo e tutte le cose in esso contenute sono proiezioni provenienti da un livello di realtà al di là dello spazio e del tempo; e se sapesse che persone molto infelici possono ritrovare la felicità, spostandosi da un livello ad un altro, lei non le aiuterebbe?”. Questo il quesito che si trova ad affrontare Frida Falk, psicoanalista junghiana, quando Magnus Ström le racconta dell’esistenza del Movimento Liberi Sognatori e la mette in contatto con quattro pazienti che hanno bisogno del suo aiuto per transitare da un livello di realtà all’altro. Quattro storie di perdita: una madre che ha perso una bambina, un anziano pittore privato della vista, un ragazzo transessuale orfano della propria identità e un profugo nigeriano, la cui capacità di vivere sembra essere annegata insieme ai suoi sventurati compagni di viaggio. Ma se trovare la felicità nei sogni equivalesse a perdere la vita? E se aiutare quattro persone a ritrovare ciò che hanno perduto significasse per Frida smarrire se stessa?

 


 

Intervista Autore

1) Chi è Flaminia Nucci? Raccontaci qualcosa su di te.
Mi chiamo Flaminia Nucci, sono psicoanalista ad orientamento junghiano. Ho pubblicato tre saggi, una raccolta di racconti e quattro romanzi. Nelle mie narrazioni, è sempre presente il tema dei sogni e delle connessioni psichiche.
Mi dedico principalmente ad indagare i rapporti tra psicoanalisi junghiana, terapie basate sull’interazione tra Uomo e animale, tecniche sciamaniche di guarigione, poesia, letteratura e mito.
Ho partecipato a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche, per Rete4, Tgcom24, Sky, Radiotelevisione Svizzera, Radio Popolare, Rai Radio 1 e 2. Ho collaborato e collaboro con diverse riviste, quotidiani e blog. Vivo e lavoro a Milano.

 

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
La passione per la lettura mi è stata donata dalla scuola e poi, nel tempo, è diventata profondamente mia.
Per quanto riguarda la scrittura, ho cominciato scrivendo tre saggi inerenti al mio lavoro, poi, un giorno, un’analizzanda mi regala un libriccino intitolato Un gatto per Natale. Si trattava di un semplice
racconto, ma mi ha commosso e ispirato a tal punto, da spingermi a scrivere un primo libro di racconti, pubblicati i quali, mi sono lanciata nel primo romanzo e poi ci ho preso gusto.

 

4) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?

Quando inizio a scrivere un romanzo, quasi tutte le ore libere dal lavoro sono dedicate alla scrittura. Nel fine settimana, faccio anche altro, ovviamente, ma comunque qualche ora del sabato e della domenica le dedico sempre al libro.

 

5) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto.
Tendenzialmente sì. Ogni tanto ascolto della musica classica, ma mai a volume troppo alto, perché mi distrarrebbe.

 

6) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Ho scritto il mio primo romanzo, Yuki, ascoltando spessissimo il concerto n. 2 per piano e orchestra di Rachmaninov, che ne è stato quindi la colonna sonora.
Nel romanzo La chiave del tempo, i protagonisti sono due musicisti, un flautista e una violoncellista, quindi la musica è assoluta protagonista del libro. I lettori possono anche ascoltarla, leggendo, perché ho pubblicato la playlist dei brani che i musicisti suonano durante la narrazione.

 

7) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Il mio autore preferito è Murakami. Il suo libro più bello, forse, La fine del mondo e il paese delle meraviglie. Ma anche Kafka sulla spiaggia e L’uccello che girava le viti del mondo mi sono piaciuti moltissimo.

 

8) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
No, credo di no. Non la cambierei.

 

9) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?

Frida, la protagonista, assomiglia a me per temperamento e sensibilità. Vera ed Henrik sono invece ispirati a mia sorella e mio nipote. Fasasi, il profugo nigeriano, esiste davvero: l’ho intervistato a Roma e ho solo leggermente romanzato la sua storia. Gli altri personaggi sono frutto di fantasia.

 

10) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Di cercare di essere il più possibile fedele a se stesso.

 

11) È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Perché in questo libro il tema dell’inconscio e dei sogni è molto presente e mi piace pensare che, se letto da molte persone, si possa trasformare in un sogno collettivo.
L’ho scritto per condividere un sogno, per dare vita, insieme ai lettori, ad un grande sogno collettivo.

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