Recensione “Inferno” di Maria Antonietta Capasso

 

Readers la nostra Carmelinda ha letto e recensito il primo volume della serie City of Woe di Maria Antonietta Capasso, uscito il 25 marzo 2024. Scorrete l’articolo per scoprire cosa ne pensa di Inferno!

 

 

Titolo: Inferno

Autore: Maria Antonietta Capasso

Data di pubblicazione: 25 marzo 2024

Editore: Self publishing

Serie: City of Woe #1

Genere: Dark Mafia Romance – Retelling

Pagine: 460 circa

Formato: ebook 2,99€ – KU – Cartaceo 16€

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Trama

Lui è l’erede designato di Cosa Nostra a New York.

Lei è l’unica figlia di un caporegime disposto a tutto per vendicarsi.

La discesa oscura in gironi danteschi di vizi, potere e segreti, li condurrà in un tetro inferno senza scampo o a riveder le stelle?

Dante è il figlio di Elia Santacroce, uno dei più potenti capi mafiosi di New York. Viene mandato in Italia per sedare i conflitti con il suo gemello. Dopo sette anni tra vizi e dissolutezza, un tragico evento mina la sua sanità mentale e spinge la famiglia a richiamarlo in America per assumere il ruolo di vicecapo della cosca.

Beatrice è sempre stata la più riservata tra le sue coetanee, delicata ed eterea come una creatura divina capitata per sbaglio in un mondo corrotto. Ora è promessa in sposa a un altro uomo, ma l’ombra del passato la intrappola nelle trame di Dante. Un inferno in terra, un’oscura e sensuale prigione in cui lei trova la sua unica ragione di vita.

Nel cuore di una città permeata da segreti, lussuria e tradimenti, Dante e Beatrice riscrivono la Divina Commedia, dando vita a una relazione proibita e pericolosa.

Tra le anime dannate, scoprono che le fiamme dell’amore possono bruciare più delle tormentate profondità dell’Inferno.

Laddove il destino di Dante e Beatrice è legato a filo doppio ai segreti inconfessabili di una famiglia che non perdona, riusciranno le stelle a illuminare il loro amore?

 

“Inferno” è il primo volume della City of Woe Series, retelling contemporaneo in chiave dark mafia romance della Divina Commedia di Dante Alighieri.

ATTENZIONE: Il romanzo contiene linguaggio e scene espliciti, violenza fisica e psicologica, rappresentazioni realistiche di atti criminali. Si invita alla lettura degli specifici TW presenti nella prima pagina e si consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.

 

 

 

Bentrovati Readers!

Oggi vi parlo di una delle mie ultime letture, un libro che mi ha sconvolta in tutti i sensi, si tratta del primo volume della City of Woe Series di Maria Antonietta Capasso: Inferno.

Il nostro protagonista è Dante Santacroce, figlio di Elia nonché uno dei mafiosi più potenti di New York. Lei è Beatrice Accardi, una ragazza delicata e riservata, figlia di uno dei caporegime di Elia Santacroce, ed è promessa ad un altro uomo.

Tra Dante e Beatrice c’è un passato che fa da cornice, passato che ritorna prepotentemente nel loro presente. Dante è uno dei d4nnati della situazione, vedendo la sua posizione sociale e il modo in cui tenta di andare avanti, chiamarlo “d4nnato” è dire poco. Tra di loro nascerà e crescerà un legame dal sapore proibito, una storia non prevista nelle regole del loro mondo e che metterebbe in pericolo tutta la famiglia. Riusciranno nonostante tutto a riveder le stelle?

 

 

 

Nel nostro mondo, era così che si ragionava: nessuno spazio ai sentimenti. Tutt’altro. L’amore è una debolezza assai pericolosa per quelli come noi.

 

 

 

Okay Readers, mi fermo qui, se volete scoprire come va la storia, vi tocca leggervi il libro. Vi dico solo che la storia vi travolgerà, in tutti i sensi possibili, almeno con me l’ha fatto.

Come ben sapete non sono un’amante dei dark-mafia romance, per leggerli dev’esserci qualcosa di davvero forte da incuriosirmi. In questo caso sono stata rapita dalla parola retelling associata alla Divina Commedia. Sin dall’inizio ho cercato di non avere nessuna aspettativa al riguardo, e penso di aver fatto bene in quanto non sapevo realmente cosa aspettarmi. A fine lettura mi sono chiesta se questo viaggio fosse stato reale o frutto della mia fantasia, è stata una lettura così intensa e, ripeto, travolgente da non essermi resa conto della percezione del tempo di lettura.

 

Dante e Beatrice sono due anime in un certo senso simili, han dovuto piegarsi sin dalla loro nascita a quello che richiede il loro mondo. Da un lato c’è l’uomo reso il padrone, dall’altro la donna resa una serva. Eppure la voglia di essere diversi da quelle regole che vanno ormai strette, è tanta.

 

 

 

 

Fin da quando l’avevo incrociata la prima volta, in biblioteca, ne avevo fotografato ogni più piccolo dettaglio fissandolo nella memoria nell’unico modo in cui ero capace. Attraverso le parole. Ma le avevo sempre tenute per me.

 

 

 

La parte mafia è ben presente in tutto il libro, le scene dark fanno capolino nei momenti opportuni. Sono presenti delle scene abbastanza cruenti, usate per rendere più vivida l’immagine della scena che si sta leggendo, però potrebbero spaventare un lettore più sensibile, quindi leggere i TW e le avvertenze!

 

Dante e Beatrice a vederli sembrano agli opposti, ma c’è qualcosa di più forte che li lega nonostante tutto. Ci sono i loro pensieri che non fanno altro che combattere nelle loro teste, c’è la voglia di scappare lontano e quella di restare e lottare. Dante in primis è quello in costante lotta con i suoi demoni, con quel passato che torna a tormentarlo non appena un briciolo di felicità si affaccia alla sua vita. Non è un Santo, ha delle Red flags che sventolano sulla sua testa, ha commesso degli errori anche gravi ed è indifendibile, però lui è una di quelle persone diventata quella che è per ciò che ha dovuto vivere e sperimentare nel suo passato, ed è evidente che ha bisogno di aiuto. E forse in questo avrà bisogno dell’aiuto del suo angelo, di Beatrice.

 

Ogni protagonista è ben caratterizzato, con i suoi pro e i suoi contro.

Ho particolarmente adorato i discorsi velati di ironia tra Dante, Virgil e Charon, nonostante il loro prendersi tra i fondelli. Per non parlare del rapporto tra i due fratelli, Dante e Virgil, è stato bello vederli e sentirli così uniti.

 

 

 

Pur sapendo che non avrei dovuto, fremere nell’attesa del momento in cui lo avrei rivisto non era una scelta o un inganno di una mente obnubilata dagli incubi. Dante era una pura necessità. La mia.

 

 

 

Come vi ho già raccontato, oltre i trope Dark e Mafia, questo libro è un retelling in chiave moderna della Divina Commedia. Si nota che l’autrice conosce bene l’argomento e sa di cosa parla, lo si capisce dal titolo di ogni capitolo e di tutto ciò che ne parla al suo interno, lo si legge nei discorsi e nelle varie citazioni messe qui e là nel capitolo.

Ora sono curiosissima di scoprire cosa si nasconderà nel capitolo dedicato al Purgatorio, e soprattutto a chi sarà dedicato. Io qualche mezza idea ce l’ho… 🤭

Maria Antonietta ha un modo di scrivere particolare, sa come rapire il lettore e trascinarlo nel libro senza se e senza ma. La sua penna è austera, schietta e frizzante, e questo insieme alla trama davvero originale del libro, ha reso la lettura scorrevole e coinvolgente.

 

🌟🌟🌟🌟🌟

Al romanzo do CINQUE STELLE e complimenti all’autrice!

 

 

📚 Ringrazio vivamente l’autrice per la collaborazione e l’invio della copia del romanzo!

 

 

 

Se mi avesse chiesto di nuovo se avevo mai provato nella vita un qualcosa di così totalizzante, gli avrei risposto di sì. E che, sì, ciò che provavo per lui era amore. Anche se non avrei mai pensato che l’amore potesse essere tanto sbagliato.

 

 

 

Alla prossima lettura.

Un bacio, Carmelinda.

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