Readers l’ospite di questa settimana per l’iniziativa Sette Blog per Un Autore ideata dal blog Gli occhi del lupo, è Ilaria Carioti!
Titolo: Isolati e contenti
Autore: Ilaria Carioti
Data di pubblicazione: 07 marzo 2024
Editore: Self Publishing
Genere: Commedia Romantica
Pagine: 270 circa
Formato: eBook 1,99€ – KU – Cartaceo 11€
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Trama
Cosa potrebbero avere in comune Jeff Del Drago, giornalista satirico super sexy, e Alice, aspirante suora?
Apparentemente nulla.
Con una pandemia in arrivo però tutto è possibile.
L’isolamento forzato costringe entrambi a rifugiarsi sull’isoletta di San Biagio, insieme a Giordano, amico fraterno di Jeff, e sua moglie Elisa, sorella di Alice.
Jeff promette a Giordano di girare alla larga da sua cognata, ma San Biagio è davvero troppo piccola per mantenere le distanze…
Alice e Jeff, benché ai poli opposti, costretti alla vicinanza imparano a conoscersi e scoprono di non essere poi tanto diversi.
Le complicazioni però sono dietro l’angolo, soprattutto quando Elisa propone a Jeff di sedurre sua sorella per distoglierla dai suoi progetti clericali… ma si sa, gli inganni sono fatti per essere scoperti.
Alice, delusa e arrabbiata, lascia l’isola.
Sarà disposto Jeff a mettere da parte l’orgoglio per seguirla in capo al mondo?
Tra dialoghi spassosi, ironia quanto basta e tanti spunti di riflessione, “Isolati e contenti” accompagna il lettore in un viaggio tutto da scoprire.
Intervista Autrice
1) Chi è Ilaria Carioti? Raccontaci qualcosa su di te.
Sono Ilaria Carioti, nata nel 1978, diplomata con 60/60 nel lontano 1997, da sempre dedita alle arti creative, ho iniziato a pubblicare nel 2013… La mia autobiografia comincia recitando grossomodo così.
Per parlare un po’ più dei fatti miei, vivo con un marito da ben 18 anni (a settembre sono 19!!) e da circa 8 con un gattone, che sembra piuttosto un orsacchiotto, di 7 chili abbondanti. Se per lavoro ho puntato sulla mia metà pragmatica (forse meglio un quartino), occupandomi di bilanci, contabilità e dichiarazioni dei redditi, per passione ho puntato sulla metà creativa (meglio tre quartini) scrivendo e dipingendo, anche se ammetto che da un bel po’ di anni a questa parte mi sto occupando soprattutto di
scrittura, relegando il disegno a ciò che connesso con quest’ultima (cover e nell’ultimo libro ho realizzato anche delle illustrazioni).
2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
Ammetto che fino a quindici anni fa leggevo ogni tanto, non abitualmente, poi smisi di lavorare e mi avvicinai di più alla lettura. Iniziai a divorare libri e a un certo punto, complice la mia predisposizione a scrivere (ero una di quelle che nei temi riempivano tutto il foglio protocollo e qualche volta non bastava), cominciai ad abbozzare un racconto. Mi documentai su Internet, un articolo parlava della nascita del self-publishing. Mi spinsi oltre, provando a scrivere un romanzo, che pubblicai con un
primordiale Streetlib, che all’epoca si chiamava Narcissus. Era agli albori, ricordo che ebbi molte difficoltà a caricare l’opera. Da lì si aprì un mondo.
Entrai nel mondo dei social, cominciai a interagire con altre autrici self, continuai a pubblicare con risultati che non avrei mai sperato. I miei libri raggiungevano i primi posti della classifica generale Amazon, pubblicai con Libromania, continuai a farlo
in self, venni contattata da Newton Compton, ma la cosa non andò in porto. A oggi mi sento un po’ ibrida, perché pubblico sia in self e a volte l’ho fatto con case editrici. La mia ultima pubblicazione, prima di “Isolati e contenti”, è stata a maggio 2023 “Cose
dell’altro mondo” con la Casa Editrice Literary Romance.
3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Non c’è una regola precisa, diciamo appena posso.
Purtroppo tante incombenze vengono prima… ma appena trovo un po’ di tempo mi metto all’opera.
4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto.
Di solito scrivo in silenzio, ma nei week-end piovosi, quando mio marito si sparapacchia sul divano a guardare la TV, io sto con il mio notebook, a scrivere.
Riesco a isolarmi molto bene.
5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
No, non sono una grande ascoltatrice di musica. A dire il vero, solo in quest’ultimo romanzo c’è una canzone meravigliosa che accompagna la parte di un capitolo toccante. C’è Napoli, il silenzio assordante della pandemia, una vista notturna sul golfo e in
sottofondo Napule è. Non sono una gran conoscitrice della città partenopea, ci sono stata poche volte, ma certi panorami mi hanno rapita e in questo caso la sua presenza è venuta da sé, visto la vicinanza all’immaginaria isola di San Biagio.
6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Non ho un autore preferito. Dei classici, uno che mi colpì tanto fu “La ragazza di Bube” di Carlo Cassola, lo lessi ovviamente a scuola e fu il primo libro che mi avvicinò alla lettura. Riguardo al genere che scrivo, invece, ossia il romance, me ne innamorai con i romanzi di Adele Vieri Castellano, in particolare del suo successo “Roma 40 d.C. – Destino d’amore”, con “Ti prego lasciati odiare” della Premoli e con “La sposa spagnola” di Kathleen Mc Gregor. Con questi tre libri mi avvicinai al romance, anche se in seguito nessun altro mi rapì come quelli, forse perché erano i primi che leggevo, non so.
7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Bella domanda, me la faccio spesso quando sto scrivendo un libro… potrei condurlo in un altro luogo.
Ma se nella mia testa è nato in un certo modo, prendendo una determinata direzione, vuol dire che doveva essere così. Posso cambiare avvenimenti, capitoli interi, ma in genere il decorso è quello, e così vale per “Isolati e contenti”. Come i lettori si
renderanno conto, forse chi mi ha già letto lo ha notato, non mi conformo troppo alle mode, i miei libri a volte spiazzano, soprattutto per chi legge romance.
Amo il lieto fine, ma poco i toni melensi, lo spicy è quasi assente, dato che preferisco occuparmi della mente piuttosto che del corpo. “Isolati e contenti” è la storia tra due personaggi che non avrebbero mai avuto modo di approfondire la reciproca conoscenza, se non per la costrizione dovuta all’isolamento, e proprio grazie a tale circostanza imparano ad andare oltre ai propri preconcetti. Questo era nella mia testa, questo doveva essere e alla fine questo è stato.
8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
In questo caso direi di no. I nostri personaggi rispecchiano spesso qualcosa e qualcuno che abbiamo conosciuto, affinché riusciamo a caratterizzarlo al meglio, di solito sono un mix di varie esperienze e conoscenze… ecco direi che è questo il caso.
9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Di scrivere ciò che si ama, perché pubblicare ha senso solo se fatto con passione. Ci saranno delusioni, recensioni non sempre lusinghiere. Ti stroncano, a volte con convinzione, altre per il mero gusto di affossarti. Ci sta, e non puoi far altro che accettarlo,
anzi, quando si tratta di pareri sinceri, e di solito te ne accorgi, la cosa migliore è prenderne atto con modestia e migliorare.
10) È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Perché è una bella storia, che spero coinvolga come ha coinvolto me scrivendola (dopotutto sono un’appassionata di romance e se è piaciuta a me potrebbe piacere anche agli altri).