Sette Blog per Un Autore: Le Storie di Irut

 

Readers l’ospite di questa settimana, per l’iniziativa Sette blog per Un autore ideata dal blog Gli occhi del lupo, è Le Storie di Irut!

 

 

Titolo: Percorsi intrecciati e vite parallele

Autore: Le Storie di Irut

Data di pubblicazione: 12 febbraio 2022

Editore: Self publishing

Genere: Narrativa

Pagine: 227

Formato: eBook 0,99€ – Cartaceo 12,82€

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Trama


Intervista Autore

 

1) Chi è Le Storie di Irut? Raccontaci qualcosa su di te.
Mi presento, sono Le Storie di Irut.
Irut è l’altro me. Grazie a lui riesco a immaginare e narrare mondi ideali, “Storie”, appunto, che intrecciate con episodi di vita vissuta consentano al lettore, questo è il mio auspicio, di interrogarsi o rivedersi in alcuni dei momenti descritti.

 

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
La voglia e la curiosità di superare i miei limiti, le poche conoscenze e la possibilità di poter acquisire concetti, nozioni e vivendo in alcuni casi vite immaginarie, mi ha spinto giorno dopo giorno a leggere sempre più.
L’esigenza di raccontare un finale diverso alle storie lette, si impone su quello che negli anni era diventato un elemento essenziale del mio vivere. Quando qualcosa non andava, scrivevo, analizzando e “risolvendo” quel momento di turbamento; fino a quando, una notte, continuai a scrivere per far emergere e dare vita ai protagonisti del romanzo.

 

 

3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Molto dipende dal periodo e dall’ispirazione che spesso è imprevedibile, non concedendo mai orari. Se però devo indicare un momento più consono in cui riesco a mettere a fuoco pensieri e riflessioni, è la sera, dopo il lavoro; quella parte della giornata in cui i ritmi rallentano consentendoti di far emergere le storie che dentro di te hai maturato inconsapevolmente, non essendo queste sovrastate dalle ordinarie esigenze quotidiane.

 

 

4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
Dipende dai giorni e da cosa sto scrivendo. Se sono in fase di revisione ho bisogno di silenzio per concentrarmi e verificare quanto scritto, se sono in fase di stesura bozza ascolto la musica più idonea al momento che sto raccontando.

 

 

5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Al momento no.

 

 

6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Domanda difficile.
In assoluto non credo possa esistere un libro preferito ma uno che ha contraddistinto un determinato momento e
un periodo della tua vita in base anche al tuo percorso, come per la musica.
Una canzone che da adolescente era per te tutta la verità, da adulto assume un peso specifico differente perché sei
maturato; quindi libri preferiti ne avrei molti ma non vorrei scontentare nessuno. Anche la scelta dell’autore è una
domanda complessa, cito tra i primi che incontrato tra le mie letture, Tolstoj.

 

 

7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler).
No, perché durante la scrittura i protagonisti si sono presi la scena e mi hanno guidato al finale poi pubblicato.
Pur avendo immaginato un altro percorso per loro e con un epilogo differente, quello che si è configurato è stato scelto e deciso dagli stessi protagonisti, quindi “perfetto”.

 

 

8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Si, certo, si cerca di cogliere le peculiarità di chi conosci o incontrato anche una sola volta, per poi magari “usare” quelle caratteristiche con i personaggi del racconto.

 

 

9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Di crederci sempre e non arrendersi, avendo sempre ben chiaro l’obiettivo da raggiungere.

 

 

10) È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Consente al lettore spunti di riflessione su se stessi indipendentemente dall’età di chi lo legge e poi, giunti alla
fine, se pur in modo esplicito ed evidente il racconto ovviamente si interrompe ma ogni lettore avrà la possibilità
di riscrivere un finale che più sia affine alle proprie aspettative, l’epilogo che ognuno auspica per se stesso se solo
lui avesse vissuto questa opportunità.

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